Francia: cambio della guardia al ministero dell'Economia

Francia: cambio della guardia al ministero dell'Economia
Emmanuel Macron ha presentato le dimissioni da ministro dell'Economia della Francia al presidente della Repubblica Francois Hollande che ha nominato al suo posto Michel Sapin,...

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Emmanuel Macron ha presentato le dimissioni da ministro dell'Economia della Francia al presidente della Repubblica Francois Hollande che ha nominato al suo posto Michel Sapin, già ministro delle Finanze, ministro dell'Economia e delle Finanze. Lo ha annunciato l'Eliseo. Macron, che è stato ricevuto alle 15 da Hollande e si è trattenuto nella sede presidenziale fino a poco dopo le 16, intende «consacrarsi interamente» al movimento politico En Marche che ha fondato lo scorso aprile.

L'Eliseo ha inoltre reso noto che anche il ministro d'Oltremare George Pau-Langevin «ha deciso di porre termine alle sue funzioni per ragioni personali» e le sue responsabilità sono state affidate al segretario di Stato per l'Eguaglianza, Ericka Bareigts.

 Secondo quanto riferisce l'entourage del presidente, Macron si è recato lunedì mattina da Hollande per «comunicargli le sue riflessioni quanto al suo movimento politico», non avendo comunque ancora preso una decisione in quel momento sul suo futuro. Il ministro e il presidente «si sono lasciati allora uno nuovo spazio di riflessione» e poi Macron ha contattato Hollande «all'inizio della mattinata per comunicargli il desiderio di dimettersi».

Secondo la fonte, la decisione è maturata dopo che Hollande ha fissato «regole molto chiare che il presidente ha ricordato anche in occasione del 14 luglio sulla coerenza e l'efficacia dell'azione governativa». Macron, poichè vuole dedicarsi al movimento politico che ha fondato, ha deciso di non potersi conformare a queste regole. Nominando Michel Sapin, Hollande «ha fatto una scelta di efficacia, optando per un pilota unico a Bercy, ovvero la soluzione più semplice per continuare la politica condotta fin dal 2012». Secondo le fonti, Hollande e Macron, a cui si attribuiscono ambizioni per l'Eliseo, non hanno parlato oggi delle elezioni presidenziali del prossimo maggio.

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Il Mattino