Suicida a 19 anni sotto un treno perché gay. Gli ultimi sms choc al fidanzato: "Perdonami..."

Suicida a 19 anni sotto un treno perché gay. Gli ultimi sms choc al fidanzato: "Perdonami..."
Un ragazzo di 19 anni è stato travolto e ucciso da un treno Frecciabianca Milano-Lecce nei pressi di Bari-Palese, a nord del capoluogo pugliese, nella notte tra...

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Un ragazzo di 19 anni è stato travolto e ucciso da un treno Frecciabianca Milano-Lecce nei pressi di Bari-Palese, a nord del capoluogo pugliese, nella notte tra martedì e mercoledì. Un suicidio, come hanno ricostruito quest’oggi i quotidiani locali: le verifiche subito dopo il ritrovamento del cadavere, hanno accertato che nella zona il passaggio a livello era chiuso.


Secondo quanto afferma la Gazzetta del Mezzogiorno, il giovane si sarebbe infatti suicidato, per gli amici, per due motivi: da un lato c’è chi sostiene che fosse vittima di episodi di bullismo, dall’altra chi affermava come i genitori adottivi non accettassero il suo coming out. Paolo, nome di fantasia, aveva infatti confessato loro di essere omosessuale.

Così nella serata di martedì il giovane, dopo aver preso il treno per tornare a casa, è sceso alla fermata distante pochi metri dall’abitazione dei genitori, per poi imboccare una strada secondaria e gettarsi sotto il Frecciabianca, l’ultimo della giornata, che da Milano arriva fino a Lecce.

In orfanotrofio fino a 8 anni - racconta la Gazzetta - viene adottato da una coppia di professionisti baresi. Di origini straniere, frequenta un prestigioso liceo, ma con risultati non eccezionali: il suo sogno è studiare le lingue, per sfruttare la sua doppia madrelingua. La scorsa estate scappa di casa, per poi tornare qualche settimana dopo: grazie a Facebook, ritrova poi la madre naturale e la sorella.

Dal rapporto conflittuale con i genitori adottivi, culminato in violente liti (riprese in alcuni messaggi audio mandate dal giovane agli amici su WhatsApp, e nelle foto delle percosse sul volto), emerge il disagio: ma è soprattutto in una sequenza di messaggi, prima della morte, che si concentrano ora gli inquirenti. Il ragazzo scrive infatti al suo fidanzatino, prima della mezzanotte, prima di gettarsi sotto il treno: “Ti amo, perdonami. Ti amo”. “Per cosa?”, risponde lui, poi il silenzio. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino