Assolti con formula piena dalle pesanti accuse di violenza sessuale e maltrattamenti sui loro due figli quando erano solo dei bambini, padre e madre ora cercheranno di recuperare...
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L'inchiesta è partita nel 2014 a seguito di una relazione delle operatrici della comunità, le quali avrebbero raccolto le confidenze dei due piccoli, ritenute invece dalla difesa prive di fondamento, tesi poi accolta dai giudici del Tribunale di Monza. I due bambini erano stati collocati in comunità per decisione del Tribunale per i Minorenni di Milano dopo un periodo di supervisione da parte dei servizi sociali brianzoli a seguito di una segnalazione di una maestra della scuola frequentata dal maggiore dei due, il quale aveva raccontato di essere stato costretto a dormire in auto da suo padre (vicenda che non sarebbe mai stata accertata). Successivamente a questo episodio, in virtù della sindrome debilitante di cui i bambini soffrivano, il Tribunale per i Minorenni aveva rilevato serie difficoltà nei genitori ad assisterli.
Nel corso del processo, si legge negli atti, le difese hanno presentato relazioni e consulenze psicologiche ed urologiche, che hanno confutato la tesi dell'accusa.
Il Mattino