Un capriccio che ha salvato tre vite. E per questa volta la disobbiendenza non sarà punita. È la storia di Michela Chiari, genovese, 39 anni, e dei suoi due figli di...
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Ne è convinta Michela. Quella partita alla PlayStation ha ritardato l'uscita da casa e la sua auto è arrivata su ponte Morandi pochi minuti dopo il crollo. «Mio figlio perdeva tempo quella mattina - dice Michela mentre abbraccia la mamma Donatella - Forza, andiamo che facciamo tardi, ho detto. Il padre dei bambini ci aspettava a Cogoleto. Imbocco l'autostrada a Sampierdarena, un nubifragio. C'era poco traffico quella mattina: finita la galleria vedo un ragazzo e un uomo a piedi che si sbracciano per fermarmi. Subito ho pensato a un incidente. Ho chiesto che cosa stava succedendo.
"Vada via, sta crollando tutto", hanno gridato. Ho fatto in tempo a vedere un camioncino rosso che veniva in retromarcia e invece di svoltare a destra, d'istinto ho sterzato e mi sono diretta verso l'uscita di Bolzaneto. A ripensarci, poco prima avevo sentito un boato, ma avevo pensato al temporale».
Scampato il pericolo per pochi istanti, Michela racconta: «In auto sono scoppiata a piangere e i miei figli si sono preoccupati.
Il Mattino