Rischio di infiltrazione di terroristi attraverso l'immigrazione. Ministro Paolo Gentiloni, si è acceso qualche contrasto su questo intervento. Ma così si scatena...
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«Se si fossero ascoltate bene le mie parole sui rischi di infiltrazioni - spiega il responsabile per gli Affari esteri - non si sarebbe fatta confusione tra fenomeni migratori e terrorismo. A Londra, dove sono stato per la riunione dei 20 Paesi impegnati contro il Daesh, si è parlato molto della questione dei Foreign Fighters (cittadini con passaporto europeo che si sono uniti all'esercito dell'Isis, ndr) e del rischio di infiltrazioni terroristiche. Ma una generica confusione con il fenomeno dell'immigrazione non ha senso ed è anche strumentale. I terroristi non arrivano con quei barconi che rischiano il naufragio lungo le nostre coste. Chiedere di sospendere le operazioni di sorveglianza e di salvataggio in mare è non solo un errore politico ma è anche un errore morale».
Il ministro dell'Interno Angelino Alfano non esclude questo canale, anche se aggiunge che non ci sono segnalazioni specifiche.
«Le forze di sicurezza stanno monitorando tutti i possibili meccanismi d'ingresso nel nostro Paese. Una operazione normale visto che il livello d'allarme è molto alto, tanto più dopo gli attentati di Parigi e le minacce di colpire ancora l'Europa. Ha ragione Alfano quando dice che al momento non ci sono segnalazioni concrete sui rischi di infiltrazioni».
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