Tramonta la grande coalizione in Germania. La Cdu-Csu di Angela Merkel arriva ancora prima alle elezioni ma arretra pesantemente. La cancelliera si avvia dunque verso un quarto...
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La Cdu-Csu di Merkel ha ottenuto il 33% dei voti, i socialisti dell'Spd crollano al 20,5%, mentre sfonda l'estrema destra di Alternative fuer Deutschland (Afd) con il 12,6% che entra in parlamento e si afferma addirittura come terzo partito. Nel 2013 la destra oltranzista prese il 4,7% e mancò la soglia di ingresso del 5%. Al quarto posto i liberali dell'Fdp con il 10,7%, seguiti dalla sinistra della Linke con il 9,2% e dai Verdi con l'8,9%.
Merkel dunque vince, nello scontro con l'Spd di Schulz, ma il partito della cancelliera riceve un durissimo colpo arretrando di circa 8 punti rispetto al 2013, quando prese il 41,5% e registrando il peggior risultato del dopoguerra. Ancora peggiore la batosta per i socialdemocratici, che segnano il peggior risultato di sempre, ben al di sotto del già negativo record del 2013, quando aveva ottenuto il 25,7% dei consensi.
L'estrema destra in Parlamento avrà 94 seggi con la Cdu-Csu che continuerà ad avere la maggioranza relativa dei seggi, e cioè 246. I socialdemocratici si fermano invece a 153, i liberali a 80 seggi, la Linke a 69 e i Verdi a 67.
«L'Spd andrà all'opposizione», ha detto subito dopo i primi risultati Manuela Schwesig, una delle esponenti di spicco del partito di Schulz. «È una pesante sconfitta per l'Spd, oggi finisce per noi la grande coalizione».
Merkel e il leader dei liberali Chrstian Lindner hanno però fatto appello al «senso di responsabilità» per il paese, che vive in «tempi tempestosi» e «difficili», sollecitando l'Spd a prendere in considerazione anche una Grosse Koalition. Diversamente resterebbe solo la «Giamaica», opzione che Verdi e Fdp non escludono, ma che va vagliata «sui contenuti».
«La scorsa legislatura è stata la prima in cui i Liberali non sono stati presenti in Parlamento, e sarà anche l'ultima», ha detto Lindner, alla sede dell'Fdp, parlando alla folla esultante dei suoi colleghi di partito e degli elettori.
«Siamo nel parlamento tedesco e cambieremo questo paese», ha detto il candidato di punta di Afd, Alexander Gauland. «Qualsiasi governo si formerà dovremo fare attenzione. Combatteremo contro Merkel o chiunque sarà alla guida del governo», ha aggiunto, sottolineando che «da oggi c'è di nuovo un partito di opposizione nel Bundestag».
L'affluenza al voto si è attestata al 78% increscita rispetto al 72,4% del 2013. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino