Germania, estrema destra spaccata e giù nei sondaggi

Una manifestazione dell'Afd
BERLINO Nella sua breve storia, il partito di estrema destra AfD rischia di nuovo una scissione e si trova per la terza volta in sette anni diviso fra moderati e radicali. Le...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
BERLINO Nella sua breve storia, il partito di estrema destra AfD rischia di nuovo una scissione e si trova per la terza volta in sette anni diviso fra moderati e radicali. Le lotte intestine sono escalate di recente e tutto ruota attorno al tentativo del leader Jörg Meuthen di ripulire il partito dalle frange neonaziste.


La corrente estremista, Flügel (ala), il cui volto più noto è Biörn Höcke, leader AfD in Turingia, è stata in teoria sciolta. Di fatto però i suoi componenti sono più che mai attivi e si mobilitano contro Meuthen. A maggio, su spinta di Meuthen, la direzione AfD aveva votato, spaccandosi (7 voti a favore e 5 contro) l’espulsione del leader del partito in Brandeburgo, Andreas Kalbitz, dalla direzione federale perché aveva taciuto la sua militanza in passato a due organizzazioni neonaziste. Kalbitz però aveva presentato ricorso e venerdì un tribunale di Berlino gli ha dato ragione stabilendo che la decisione può essere presa solo da un arbitrato federale del partito.

Una sconfitta per Meuthen che però ha parlato di successo parziale di Kalbitz, e negato il rischio di una scissione: «Io cerco, con la maggioranza della direzione, di tenere unito il partito con un chiaro muro contro l’estremismo”, ha detto ieri in margine al congresso dell’AfD a Lommatzsch (Sassonia) che poi lo ha salvato. La Convenzione AfD si è svolta a porte chiuse e il caso Kalbitz era in agenda: una mozione che sfiduciava Meuthen è stata respinta (27 voti contro 23), ma il partito resta diviso, e con sondaggi in calo (9% dopo i picchi passati).

Meuthen è isolato e ha contro anche diversi big del partito: una storia di donazioni per la sua campagna nel Baden-Württemberg nel 2016 lo mette in imbarazzo e forse non è un caso sia venuta alla luce proprio ora. Del resto l’AfD ha già fatto fuori due leader: il fondatore Bernd Lucke, e Frauke Petry che lo aveva defenestrato, e lui, Meuthen, potrebbe essere il terzo e subire la stessa sorte.  Leggi l'articolo completo su
Il Mattino