La strage della Loveparade di Duisburg del 2010 sarà oggetto di un processo. Lo ha deciso la corte d'appello di Deusseldorf, rinviando a giudizio le 10 persone...
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Era il 24 agosto 2010 quando al grande evento musicale morirono, schiacciate dalla folla, 21 persone tra cui l’italiana Giulia Minoli. Due anni fa i procuratori avevano incriminato quattro dipendenti della società organizzatrice dell’evento di musica dance e sei dipendenti comunali. Ma il tribunale aveva fatto cadere tutte le accuse. Oggi la decisione della Corte d'Appello: il processo si farà.
«Finalmente viene fatta giustizia» questo il primo commento di Nadia Zanacchi, la madre di Giulia Minola, unica italiana tra le 21 vittime della Love Parade . «Spero - aggiunge la donna - che si possa arrivare alla completa verità e che non ci si limiti a guardare agli attuali dieci imputati».
Il Mattino