Gerusalemme, scontro tra chiese e Comune sulle tasse

Gerusalemme, scontro tra chiese e Comune sulle tasse
La decisione di far pagare le tasse comunali alle Chiese a Gerusalemme «è contraria alla storica posizione nel corso dei secoli tra le Chiese stesse e le...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
La decisione di far pagare le tasse comunali alle Chiese a Gerusalemme «è contraria alla storica posizione nel corso dei secoli tra le Chiese stesse e le autorità civili». Lo denunciano i capi di tutte le Chiese cristiane della città ricordando secondo cui «la misura mina il carattere sacro di Gerusalemme e mette a repentaglio la capacità della Chiesa di condurre il suo ministero in questa terra per conto delle sue comunità e la Chiesa mondiale». 


Secondo il quotidiano Israel Ha Yom, il sindaco di Gerusalemme Nir Barkat ha deciso di cambiare «una politica vecchia di anni» e di dare l’avvio alla raccolta delle tasse municipali (arnona) non solo dalle Chiese ma anche dall’Onu in città. Il giornale - che riporta una cifra di 650 milioni di shekel di tasse - ha precisato che queste non si applicano ai luoghi di preghiera - che restano esenti - bensì a istituzioni che appartengono alle Chiese e alle Nazioni Unite, alcune delle quali svolgono anche anche attività commerciali. 

«Non accetteremo più - ha spiegato Barkat citato dal giornale - che gli abitanti della città si accollino queste cifre». La presa di posizione contraria al comune è firmata da tutti i capi delle Chiese cristiane, compresi l’amministratore apostolico del Patriarcato Latino Pierbattista Pizzaballa e il Custode di Terra Santa Francesco Patton, oltre al Patriarca greco-ortodosso Teofilo III. «Le autorità civili - hanno detto i capi cristiani - hanno sempre riconosciuto e rispettato il grande contributo delle Chiese che investono miliardi nella costruzione in Terra Santa di scuole, ospedali e case, molte per anziani e svantaggiati». «Chiediamo al Comune - hanno aggiunto - di ritirare il suo annuncio e assicurare che lo status quo sanzionato dalla storia sacra sia mantenuto e che il carattere della Città Santa di Gerusalemme non sia violato». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino