Gioielliere ucciso, autopsia sul killer: «Suicidio». Caiazza filmato prima della rapina | Guarda

Caiazza prima di compiere la rapina e l'omicidio
Ora non ci sono più dubbi: Ludovico Caiazza, il killer del gioielliere di Prati Giancarlo Nocchia, si è suicidato in carcere. L'autopsia infatti ha confermato che l'uomo...

Continua a leggere con la nostra offerta speciale:

X
MIGLIORE OFFERTA
ANNUALE
19 €
79,99€
Per 1 anno
SCEGLI
MENSILE
1 €
6,99€
Per 3 mesi
SCEGLI
2 ANNI
40 €
159,98€
Per 2 anni
SCEGLI

VANTAGGI INCLUSI

  • Tutti gli articoli del sito, anche da app
  • Approfondimenti e newsletter esclusive
  • I podcast delle nostre firme

- oppure -

Sottoscrivi l'abbonamento pagando con Google

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Ora non ci sono più dubbi: Ludovico Caiazza, il killer del gioielliere di Prati Giancarlo Nocchia, si è suicidato in carcere. L'autopsia infatti ha confermato che l'uomo sarebbe morto a causa di una azione di «autosoppressione» da soffocamento.




L'esame autoptico, svolto dall'istituto di medicina legale della Sapienza, non avrebbe fatto emergere ferite o lesioni da difesa che possano far pensare ad una imposizione esterna o a segni di colluttazione precedenti alla morte. Il pm Sergio Colaiocco attende entro i prossimi 60 giorni i risultati delle analisi tossicologiche per definire, quasi certamente con una richiesta di archiviazione, il fascicolo d'inchiesta. I rilievi effettuati dai carabinieri del Ris avrebbero confermato l'assoluta compatibilità con il suicidio avvenuto in una cella della VII sezione del carcere.





POLEMICA SULLA SICUREZZA Le immagini diffuse dai carabinieri mostrano Caiazza negli istanti immediatamente precedenti alla sanguinosa rapina. E nel quartiere di Prati esplode il problema sicurezza, rilanciato anche da Rosario Cerra, presidente della Confcommercio di Roma: «Oggi a Prati le telecamere connesse alla centrale operativa sono solo due, troppo poche, dobbiamo fare sforzo per aumentare queste connessioni». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino