Ora non ci sono più dubbi: Ludovico Caiazza, il killer del gioielliere di Prati Giancarlo Nocchia, si è suicidato in carcere. L'autopsia infatti ha confermato che l'uomo...
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L'esame autoptico, svolto dall'istituto di medicina legale della Sapienza, non avrebbe fatto emergere ferite o lesioni da difesa che possano far pensare ad una imposizione esterna o a segni di colluttazione precedenti alla morte. Il pm Sergio Colaiocco attende entro i prossimi 60 giorni i risultati delle analisi tossicologiche per definire, quasi certamente con una richiesta di archiviazione, il fascicolo d'inchiesta. I rilievi effettuati dai carabinieri del Ris avrebbero confermato l'assoluta compatibilità con il suicidio avvenuto in una cella della VII sezione del carcere.
POLEMICA SULLA SICUREZZA Le immagini diffuse dai carabinieri mostrano Caiazza negli istanti immediatamente precedenti alla sanguinosa rapina. E nel quartiere di Prati esplode il problema sicurezza, rilanciato anche da Rosario Cerra, presidente della Confcommercio di Roma: «Oggi a Prati le telecamere connesse alla centrale operativa sono solo due, troppo poche, dobbiamo fare sforzo per aumentare queste connessioni». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino