Giubileo, Papa Francesco chiude la Porta Santa di San Pietro: era l'ultima rimasta aperta

Giubileo, Papa Francesco chiude la Porta Santa di San Pietro: era l'ultima rimasta aperta
Papa Francesco ha chiuso la Porta Santa della Basilica vaticana. Si trattava dell'ultima porta rimasta aperta. Con questo gesto il Papa chiude oggi il Giubileo dedicato alla...

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Papa Francesco ha chiuso la Porta Santa della Basilica vaticana. Si trattava dell'ultima porta rimasta aperta. Con questo gesto il Papa chiude oggi il Giubileo dedicato alla Misericordia che si è aperto ufficialmente lo scorso 8 dicembre ma come dirà il Papa nella Lettera Apostolica "Misericordia et misera" la Chiesa dovrà continuare a camminare in questa direzione anche al termine dell'Anno santo straordinario.


Quindi, nella solennità di Cristo Re dell'Universo, sul sagrato della Basilica vaticana, Francesco celebrerà la messa di chiusura dell'Anno Santo della Misericordia, con i nuovi cardinali, con il collegio cardinalizio, con gli arcivescovi, i vescovi e i presbiteri.

 

Il pesante portone di bronzo, chiuso oggi dal Papa in occasione della chiusura del Giubileo della Misericordia, resterà chiuso fino al prossimo Giubileo ordinario, previsto per il 2025. Alla cerimonia religiosa che il Papa presiederà sul sagrato della Basilica di San Pietro sono presenti il Capo dello Stato, Sergio Mattarella e il premier Matteo Renzi.
 


«Chiudiamo oggi la Porta Santa, ringraziando Dio per averci concesso questo tempo straordinario di grazia», scrive il Papa su Twitter, «Il Giubileo della Misericordia, che oggi si conclude, continui a portare frutti nei cuori e nelle opere dei credenti».


Oltre alla delegazione ufficiale italiana, guidata da Mattarella e Renzi, sono presenti alla cerimonia di chiusura del giubileo 10 delegazioni: quella della Repubblica Centrafricana è guidata dal presidente Faustin Archange Touadéra; quella di Mauritius, dal primo ministro Xavier-Luc Duval; quella dell'Albania, dal ministro della gioventù Blendi Klosi; quella del Belgio, dal ministro del commercio estero Pieter De Crem; quella della Spagna, dal ministro della giustizia Rafael Catalá Polo; quella del Brasile, dal presidente della camera dei deputati, Rodrigo Maia; quella del Messico, dal capo ufficio del governo dello stato, Erasto Martnez Rojas; quella del Venezuela, dalla consulente del presidente della Repubblica, Mara del Pilar Hernández; quelle della Malaysia e della Siria, dagli ambasciatori presso la Santa Sede, Bernard Giluk Dompok e Santa Sede, Bernard Giluk Dompok e Hussam Edin Àala.
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Il Mattino