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«È un riconoscimento inatteso, che condivido con quanti si impegnano nel silenzio: in tanti facciamo cose dettate dal cuore, sperando di essere utili». Il cuoco del carcere di Nisida, Giuseppe Lavalle, è tra gli «eroi della porta accanto» individuati dal Capo dello Stato, Sergio Mattarella: a 78 anni è stato insignito del titolo di commendatore dell'Ordine al merito della Repubblica italiana. «Per la sua preziosa e generosa opera di assistenza e supporto ai ragazzi dell'Istituto penale per minorenni», questa la motivazione. In realtà, lo chef napoletano è anche un volontario della Comunità di Sant'Egidio, prepara i pasti per i senza fissa dimora. E lo fa con più entusiasmo trascinante, assieme al resto della sua famiglia: alla moglie Giuseppina (che, per prima, ha risposto alla telefonata del Quirinale) e alla figlia Emilia, che ne contivide l'impegno quotidiano. Ecco gli altri profili individuati, per diverse ragioni.
Stefano Caccavari, 33 anni, cavaliere dell'Ordine al merito della Repubblica: «Per il suo innovativo contributo rivolto alla valorizzazione del patrimonio territoriale in Calabria».
Enrico Capo, 92 anni, commendatore dell'Ordine al merito della Repubblica: «Per il suo contributo teorico ed esperienziale nell'approfondimento e studio delle politiche connesse al servizio sociale».
Raffaele Capperi, 27 anni, cavaliere dell'Ordine al merito della Repubblica Italiana: «Per il suo impegno in prima persona nella sensibilizzazione contro il bullismo e le discriminazioni».
Giancarlo Dell'Amico, 91 anni, commendatore dell'Ordine al merito della Repubblica: «Per l'altruismo e la sensibilità mostrata in occasione della prima campagna di vaccinazione anti Covid-19».
Daniela Di Fiore, 51 anni, ufficiale dell'Ordine al merito della Repubblica: «Per la passione, la professionalità e la sensibilità con cui svolge il servizio di insegnamento a favore dei piccoli ricoverati nel reparto di oncologia pediatrica del Policlinico Agostino Gemelli di Roma».
Maria Teresa D'Oronzio, 64 anni, e Michele Lupo, 70 anni, ufficiali dell'Ordine al merito della Repubblica: «Per il loro impegno nel miglioramento della condizione dei piccoli malati onco-ematologici in Basilicata».
Mamadou Fall, 39 anni, cavaliere dell'Ordine al merito della Repubblica: «Per il coraggio e l'altruismo con cui, a proprio rischio, è intervenuto per difendere una donna da una violenta aggressione».
Michele Farina, 57 anni, ufficiale dell'Ordine al merito della Repubblica: «Per il suo generoso e appassionato impegno a favore della tutela della dignità e dei diritti dei malati di Alzheimer».
Mohamed Ali Hassan, 39 anni, cavaliere dell'Ordine al merito della Repubblica Italiana: «Per il senso civico dimostrato in occasione della restituzione di una ingente somma di denaro».
Astutillo Malgioglio, 63 anni, ufficiale dell'Ordine al merito della Repubblica Italiana: «Per il suo costante e coraggioso impegno a favore dell'assistenza e dell'integrazione dei bambini affetti da distrofia».
Mauro Mascetti, 48 anni e Giovanni Lo Dato, 70 anni, rispettivamente cavaliere e ufficiale dell'Ordine al merito della Repubblica: «Per il loro lucido e tempestivo intervento nel mettere in salvo un gruppo di ragazzi minacciati dal divampare di un incendio».
Matteo Mazzarotto, 62 anni, e Ivana Perri, 55 anni, ufficiali dell'Ordine al merito della Repubblica: «Per la loro dedizione all'inclusione e al sostegno per il dopo di noi delle persone con gravi disabilità cognitive-sensoriali».
Gaspare Morgante, 59 anni, e Laura Terdossi 56 anni, ufficiali dell'Ordine al merito della Repubblica: «Per la loro originale iniziativa di solidarietà nei confronti di quanti vivono condizioni di solitudine e isolamento».
Andrea Mucci, 23 anni, Cavaliere dell'Ordine al Merito della Repubblica Italiana: «Per il suo fantasioso contributo nella promozione della cultura dell'accessibilità».
Maria Teresa Nardello, 77 anni, commendatore dell'Ordine al merito della Repubblica: «Per la sua preziosa opera di promozione e tutela del diritto all'istruzione per i bambini in Sierra Leone».
Valeria e Federica Pace, 32 anni, cavalieri dell'Ordine al merito della Repubblica: «Per la loro testimonianza e il loro impegno nella creazione di una rete di sostegno reciproco e confronto per i pazienti affetti da malattie rare in Sicilia».
Martina Pigliapoco, 26 anni, cavaliere dell'Ordine al merito della Repubblica: «Per il coraggio e la sensibilità dimostrate nell'esercizio delle sue funzioni» in servizio nella Stazione Carabinieri di San Vito di Cadore
Walter Rista, 77 anni, commendatore dell'Ordine al merito della Repubblica: «Per la professionalità e la generosità dimostrate nella promozione di percorsi di risocializzazione per i detenuti».
Gabriele Salvadori, 46 anni, cavaliere dell'Ordine al merito della Repubblica: «Per il suo decisivo intervento di primo soccorso ad un'atleta caduta in un dirupo durante una gara ciclistica».
Giandonato Salvia, 32 anni, cavaliere dell'Ordine al merito della Repubblica: «Per il suo contributo nella promozione di un uso sociale delle nuove tecnologie».
Maria Vittoria Sebastiani, 86 anni, commendatore dell'Ordine al merito della Repubblica: «Per l'impegno, di tutta una vita, a favore della promozione della cultura del dialogo e dell'incontro».
Carmelo Sella, 69 anni, ufficiale dell'Ordine al merito della Repubblica: «Per la sua fattiva collaborazione per la costruzione di un oratorio per i bambini di un villaggio senegalese».
Mariangela Tarì, 47 anni, cavaliere dell'Ordine al merito della Repubblica: «Per la sua preziosa, intensa e appassionata testimonianza delle difficoltà quotidiane legate alla condizione di caregiver familiare».
Stefano Tavilla, 56 anni, ufficiale dell'Ordine al merito della Repubblica: «Per il suo impegno nella divulgazione e informazione sul tema dei disturbi del comportamento alimentare».
Annamaria Valzasina, 59 anni, ufficiale dell'Ordine al merito della Repubblica: «Per la sua encomiabile dedizione all'insegnamento e alla formazione dei giovani studenti».
Cristina Zambonini, 35 anni, cavaliere dell'Ordine al merito della Repubblica: «Per il suo esempio di forza d'animo e per l'appassionato contributo nella promozione della cultura del dono».
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