«Sono stato io, l'ho ucciso io». Danny Scotto, il 27enne in carcere a Pisa con l'accusa di avere ucciso l'amico coetaneo, Giuseppe Marchesano, trovato...
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Lo ha detto il procuratore capo di Pisa, Alessandro Crini, parlando con i giornalisti al termine dell'udienza di convalida nella quale il gip ha concesso la custodia cautelare in carcere per l'indagato per omicidio.
Danny Scotto, 27 anni, di Chiesina Uzzanese (Pistoia), ha cambiato versione rispetto a lunedì, giorno in cui è stato arrestato, quando aveva respinto ogni addebito e ha riferito al giudice di «essere andato a trovare l'amico e di avergli sparato dopo uno screzio».
Sui motivi della lite e del tipo di rapporto di amicizia che legava la vittima e l'indagato, il procuratore ha preferito mantenere il massimo riserbo limitandosi a dire che Scotto «è una persona solitaria che nel momento dell'omicidio ha manifestato una situazione di grave disagio personale».
Serviranno riscontri tecnici alle affermazioni dell'indagato, ma per gli inquirenti il caso è sostanzialmente risolto. Scotto avrebbe raggiunto l'abitazione di Marchesano dopo le 19 di venerdì sera per cercare di riallacciare un'amicizia finita da tempo: i due avrebbero litigato e a quel punto l'assassino ha estratto la pistola, che dice di avere portato con sé perché acquistata da poco e mostrarla all'amico, facendo ripetutamente fuoco prima alle gambe e poi sparandogli quattro volte alla testa. Per ora gli inquirenti non contestano all'indagato l'aggravante della premeditazione. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino