La notizia l'ha data direttamente Matteo Salvini a Porta a Porta. Non appena lasciato il vertice con gli economisti della Lega, si è recato nel salotto di Bruno Vespa e...
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Il progetto della Lega sarà poi legato ad un piano per il turn over. L'intenzione sarebbe quella di avere un rapporto «uno a uno» tra pensionamenti e assunzioni di giovani. A questo scopo dovrebbero essere utilizzati dei fondi esuberi finanziati dalle imprese sull'esempio di quanto avvenuto nel settore bancario. Il vertice di ieri è servito a fare il punto su tutto il pacchetto fiscale che la Lega ha intenzione di proporre per la prossima manovra di bilancio.
La pace fiscale, una sorta di condono tombale sulla falsa riga di quello del 2002, dovrebbe portare nelle casse dello Stato secondo i calcoli fatti dalla stessa Lega e riferiti ieri da Salvini, «20 miliardi di euro». Si potranno rottamare vecchie cartelle, atti di accertamento, processi verbali della guardia di finanza, liti nelle commissioni tributarie.
Ci saranno tre aliquote crescenti a seconda degli importi. «Non è un regalo - ha assicurato Salvini - c'è gente che è disperata, che pagherebbe il 10% del dovuto, gente che per riavere un conto corrente, correrebbe a pagare». Molto si è discusso anche di flat tax. Salvini ha espresso dubbi sull'abbassamento della prima aliquota Irpef, dal 23% al 22%, per gli effetti quasi impercettibili che avrebbe sui contribuenti. Si sarebbe dunque deciso di ritirare la proposta e utilizzare i 4 miliardi che sarebbe costata per altro. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino