Grecia, il sindaco di Salonicco aggredito e preso a calci da estremisti di destra

Il sindaco di Salonicco Yiannis Boutaris, 75 anni, è stato aggredito e lievemente ferito domenica da un gruppo di estremisti di destra mentre partecipava a una cerimonia in...

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Il sindaco di Salonicco Yiannis Boutaris, 75 anni, è stato aggredito e lievemente ferito domenica da un gruppo di estremisti di destra mentre partecipava a una cerimonia in ricordo dell'uccisione di migliaia di greci del Ponto (mar Nero) durante e dopo la prima guerra mondiale ad opera dei turchi. Boutoris è stato prima insultato e poi preso a calci e picchiato con delle bottiglie. La polizia greca ha annunciato oggi l'arresto di quattro sospetti del pestaggio, tutti estremisti di destra. Uno degli arrestatati ha confessato l'aggressione verbale e fisica. Il governo e tutti i partiti, eccetto la formazione di estrema destra Alba Dorata, hanno condannato con forza l'aggressione a Boutaris. 


 

«È stato un incubo - ha dichiarato Boutaris al sito Greek Reporter -. Mi colpivano da ogni parte». La scorta del sindaco è infine riuscita a portarlo via e condurlo in ospedale dove, stando a quanto riferito, è stato in osservazione tutta la notte.

Personalità indipendente, Boutaris è un produttore di vino, rieletto sindaco per un secondo mandato nel 2014. Liberale, anti nazionalista, sostenitore dei diritti Lgbt, il sindaco di Salonicco è favorevole alla distensione con la Turchia e al multiculturalismo. Alla cerimonia del suo secondo insediamento ha indossato una stella di David per protesta contro l'elezione di un consigliere comunale di Alba Dorata.

Il premier Alexis Tsipras ha definito gli aggressori «bulli di estrema destra che devono affrontare le conseguenze delle loro azioni», mentre il partito del primo ministro, Syriza, ha definito l'attacco «un tentativo fascista di intimidire il sindaco». Il principale partito d'opposizione Nea Dimokratia, ha duramente condannato il pestaggio. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino