Guerra, missili ipersonici sulla fregata russa nel Mediterraneo. Putin: «Non hanno pari al mondo»

Secondo fonti ucraine, i russi sembrano essere disposti a perdere fino a 70.000 militari nei prossimi 4-5 mesi

Guerra in Ucraina, esplosioni in Crimea: colpita Sebastopoli e Belbek
La Russia probabilmente «continuerà le operazioni offensive quest'anno» anche se potrebbe perdere decine di migliaia di suoi soldati nei prossimi mesi. Lo...

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Filorussi, 5 morti in bombardamento ucraino nel sud

È salito a 5 morti e 15 feriti il bilancio dei bombardamenti delle forze ucraine su un'area residenziale della città di Vasilyevka, nella parte della regione di Zaporizhzhia occupata dai russi, nel sud dell'Ucraina. Lo riferisce il governatore Yevhen Balitsky, citato dall'agenzia Ria Novosti. Balitsky aggiunge che i bombardamenti continuano.

Fregata russa con missili ipersonici anche nel Mediterraneo

La fregata russa Ammiraglio Gorshkov, partita oggi per una missione nell'Atlantico, nell'Oceano Indiano e nel Mediterraneo, ha a bordo anche un sistema per i missili ipersonici Tsirkon. Lo ha reso noto il presidente Vladimir Putin, citato dall'agenzia Interfax, aggiungendo che questi missili «non hanno pari al mondo» e dicendosi fiducioso che «tali potenti armi aiuteranno a proteggere la Russia da possibili minacce esterne e ad assicurare gli interessi nazionali del Paese».

Putin: "Continueremo a sviluppare la capacità delle forze armate"

Il presidente russo Vladimir Putin ha detto oggi che Mosca continuerà a sviluppare le potenzialità di combattimento delle sue forze armatde per difendere la sua sicurezza nei prossimi decenni. «Voglio sottolineare che continueremo a sviluppare le potenzialità di combattimento delle forze armate e produrre armi avanzate che aiuteranno a difendere la sicurezza della Russia nei prossimi decenni», ha affermato il presidente, citato dall'agenzia Interfax, durante una cerimonia per l'inizio di una missione della fregata Ammiraglio Gorshkov nell'Atlantico, nell'Oceano Indiano e nel Mediterraneo.

Kiev: il trasferimento dei Patriot è già cominciato

Il sistema dei Patriot americani arriverà in Ucraina il prima possibile e i preparativi per il trasferimento sono già iniziati. Lo ha detto il ministro degli Esteri Dmytro Kuleba durante un briefing online. «Abbiamo concluso lo scorso anno con una decisione rivoluzionaria di fornire all'Ucraina sistemi Patriot americani, come concordato dai leader di Ucraina e Stati Uniti. Ci aspettiamo il dispiegamento di Patriots il prima possibile. Preparativi per il trasferimento di questi sistemi è già iniziato», ha aggiunto.

Gli 007 inglesi: a Makiivka soldati non professionisti

L'attacco alla caserma di Makiivka «evidenzia come le pratiche non professionali contribuiscano all'alto tasso di vittime della Russia». Lo scrive su Twitter l'intelligence del ministero della Difesa britannico nel suo report quotidiano commentando l'attacco che secondo Mosca ha provocato la morte di 89 soldati russi e secondo Kiev di 400. «L'edificio è stato completamente distrutto, data l'entità dei danni è realistico pensare che le munizioni fossero immagazzinate vicino agli alloggi delle truppe e che siano esplose durante l'attacco creando esplosioni secondarie», scrivono gli 007 di Londra, «le forze armate russe hanno precedenti di stoccaggio di munizioni non sicure da ben prima dell'attuale guerra. L'edificio si trovava a soli 12,5 chilometri dalla linea del fronte, una delle aree più intensamente contese del conflitto».

Ira blogger russo: cellulari dei soldati a Makiivka una diffamazione

Il più accreditato blogger militare russo Semyon Pegov si è scagliato contro la spiegazione ufficiale di Mosca secondo cui la caserma di Makiivka, nel Donetsk, sarebbe stata attaccata a causa dell'uso diffuso di telefoni cellulari da parte dei soldati russi (contrariamente al divieto) che ha consentito all'Ucraina di «rintracciare le coordinate della posizione dei militari: questo è «un palese tentativo di diffamare e incolpare», ha detto, citato dalla Cnn. Pegov, che scrive sotto lo pseudonimo di WarGonzo ed è stato personalmente insignito dell'Ordine del Coraggio dal presidente russo Vladimir Putin al Cremlino il 20 dicembre, ha affermato che il bilancio delle vittime a Makiivka è probabilmente di gran lunga superiore agli 89 ora ufficialmente riconosciuti dalla Russia. «Il numero dei dispersi è purtroppo notevolmente più alto», ha detto, aggiungendo: «Non posso rivelare le mie fonti, ma penso che siano affidabili». Oggi Pegov ha affermato inoltre che, mentre l'uso dei telefoni cellulari in prima linea non è «ovviamente» una buona cosa, «l'attribuzione della responsabilità all'uso dei cellulari non è troppo convincente. Le coordinate trapelano e i movimenti delle truppe vengono regolarmente "comunicati" ai servizi di intelligence ucraini. La rete funziona, non dorme, e non dormono nemmeno i droni ucraini che possono fornire non solo informazioni sull'accumulo di truppe, ma anche confermarlo visivamente». Secondo Pegov infine l'esercito ucraino non avrebbe utilizzato missili Himars di fabbricazione americana a meno che non fosse certo del suo obiettivo: «Questa è un'arma costosa ad alta precisione. Prima di colpire con Himars, il nemico ovviamente verifica le informazioni. L'Ucraina non spara solo per fortuna», ha affermato.

A Makiivka morto il vicecomandante del reggimento

Il Ministero della Difesa russo ha reso noto che nell'attacco di Capodanno delle forze armate ucraine alla caserma di Makiivka, nel Donetsk, «è morto anche il vice comandante del reggimento russo, il colonnello Bachurin». Lo riporta Interfax.

Esplosioni all'alba a Sebastopoli

Sono state udite esplosioni a Sebastopoli, sul Mar Nero durante la notte. Petro Andriushchenko, consigliere del sindaco di Mariupol, ha riferito su Telegram che la difesa aerea è stata attivata nella città della Crimea almeno due volte. Radio Svoboda ha riferito di esplosioni a Sebastopoli vicino all'aeroporto di Belbek. Successivamente, il governatore di Sebastopoli Mykhailo Razvozhaev ha dichiarato che «in mattinata, il sistema di difesa aerea ha abbattuto due Uav sul mare nell'area di Belbek».

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Il Mattino