Dopo Google anche Microsoft si adegua alla linea dell'amministrazione Usa che ha inserito Huawei nella lista nera commerciale per problemi alla sicurezza nazionale. Il gruppo...
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Alcuni giorni fa Google ha vietato l'utilizzo del suo sistema operativo Android sugli apparecchi commercializzati da Huawei, che è il secondo produttore di smartphone più importante al mondo. Il gruppo cinese, intanto, respinge le accuse rivolte dall'amministrazione Usa sostenendo che queste iniziative sono totalmente ingiustificate. «Di recente - ha sottolineato ieri Ken Hu, il deputy chairman di Huawei in occasione della Conferenza sulla Cybersicurezza Nazionale di Potsdam - sono state imposte a Huawei alcune restrizioni, basate su accuse infondate, che mirano a ostacolare i nostri rapporti commerciali. Riteniamo fermamente che queste iniziative siano totalmente ingiustificate».
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In Europa, rileva Ken Hu, «circa tre quarti degli utilizzatori di smartphone si affida a un dispositivo basato su Android.
«Quando sono arrivato, mi è stato spiegato che l'università sorge sulle rovine di un sito storico, in quanto nel passato questo spazio era attraversato dal Muro di Berlino. Ciò - rileva - mi ha ricordato la necessità di non erigere ulteriori barriere perché, come la storia insegna, comportano solo esperienze dolorose. Allo stesso modo, non vogliamo costruire un nuovo muro commerciale, né tantomeno tecnologico». Per Ken Hu, «abbiamo bisogno di collaborare alla realizzazione un ecosistema globale integrato che possa aiutarci a promuovere un'innovazione tecnologica sempre più rapida e una crescita economica solida e sostenibile». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino