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Nel porto di Catania sono sbarcati 155 profughi sui 179 migranti presenti a bordo della nave Humanity e sono state fatte scendere solo persone fragili. A bordo resterebbero 24 persone. La Geo Barents, la nave di ricerca e soccorso di Medici Senza Frontiere con a bordo 572 migranti, è arrivata nel porto di Catania alle 15. Questa mattina, ha reso noto la ong, le autorità italiane hanno chiesto alla Geo Barents di entrare in porto a Catania per valutare casi di vulnerabilità a bordo.
Sulla nave di ricerca e soccorso di Medici Senza Frontiere ci sono 572 naufraghi. La nave, come riferito dalla ong, ha ricevuto l'autorizzazione dalle autorità italiane affinché vengano valutati i casi di vulnerabilità a bordo. Si tratta della seconda nave presente nel porto di Catania: la notte scorsa nel molo levante ha attraccato la Humanity 1, con a bordo 179 migranti, di cui 144 sbarcati a seguito dell'ispezione a bordo.
Attivisti Ong Mediterranée contestano Piantedosi a Venezia
Protesta di alcuni attivisti della Ong Mediterranea verso il ministro dell'Interno Matteo Piantedosi, che stamane a Venezia partecipava alla cerimonia di insediamento del nuovo Rabbino della Comunità Ebraica. All'uscita del ministro dalla sinagoga, gli attivisti hanno esposto un cartello con la scritta «Fateli sbarcare subito». «È ora di finirla con questa sceneggiata al porto di Catania - ha detto Beppe Caccia - dove ci sono 1.075 persone che chiedono solo di essere sbarcate. Una volta sbarcate, si faranno tutte le operazioni di riconoscimento. Ma la si smetta con una sceneggiata sulla pelle di persone disperate».
I primi a sbarcare
Tre donne minorenni con un bambino di 7 mesi sono i primi naufraghi ad aver lasciato la Humanity 1, della ong Sos Humanity. Poi hanno cominciato a scendere uno ad uno i minori, molto lentamente. Tra gli ispettori a bordo, in tutto tre, anche un rappresentante del ministero della Salute. Lo riferisce la stessa ong. L'ispezione delle autorità italiane per individuare fragili, donne e bambini, che saranno fatti sbarcare, è ancora in corso. Negli ultimi giorni la ong aveva riferito che a bordo ci sarebbero oltre cento minori. Sono in tutto 35, e non 24 come appreso precedentemente, i naufraghi rimasti a bordo della ong Sos Humanity 1 al porto di Catania, a conclusione delle ispezioni.
ALLARME PER UN'ALTRA NAVE - Alarm Phone lancia l'allerta per una nave con circa 500 perone a bordo, «in fuga dalla Libia», che si trova «in difficoltà nella zona Sar a est dell'arcipelago di Malta». Il servizio di vigilanza degli attivisti sulle rotte dei migranti segnala su Twitter che «le autorità sono state informate: chiediamo l'immediata attivazione di un'operazione di salvataggio» dei migranti «a rischio della loro vita», si legge nel post.
I controlli sanitari
«Siamo attrezzati per ogni caso di emergenza, se ce ne fossero, a bordo della nave Humanity 1, ancorata al porto». Lo ha affermato, al molo di Levante di Catania, Stefano Principato della Croce rossa italiana, confermando che sull'imbarcazione dell'ong è ancora in corso il controllo sanitario da parte dei medici degli Uffici di sanità marittima, aerea e di frontiera(Usmaf). Le persone sbarcate saranno accompagnate con gli autobus di linea urbana comunali dell'Amts nel Palaspedini, il palazzetto dello sport di piazza Spedini. «La struttura - conferma Marco Romano della Protezione civile del Comune di Catania - è pronta ad accogliere tutti gli ospiti presenti sull'Humanity 1. Anche se prende consistenza la voce che domani dovrebbero arrivare altre navi di ong a Catania, cercheremo di dare come sempre il massimo dell'ospitalità».
IL DECRETO FIRMATO - È stato firmato anche dal Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini, insieme ai colleghi di Interno e Difesa, il divieto alla Geo Barents di sostare nelle acque territoriali nazionali oltre il termine necessario ad assicurare le operazioni di soccorso e assistenza nei confronti delle persone che versino in condizioni emergenziali e in precarie condizioni di salute segnalate dalle competenti Autorità nazionali. A tutte le persone che restano sulla imbarcazione sarà comunque assicurata l'assistenza occorrente per l'uscita dalle acque territoriali. Lo confermano fonti vicine al ministro Salvini.
LETTA - «Il #caricoresiduale e lo #sbarcoselettivo. Linguaggio inaccettabile per scelte a #Catania ancor più inaccettabili, contrarie ai principi di umanità e alle regole internazionali. #Humanity1». Lo scrive su Twitter Enrico Letta.
Il Mattino