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«Un inferno». Ecco cosa è diventata una vacanza che doveva essere solo piacevole e spensierata a Ibiza per molti turisti. Secondo quanto riferito dai media l'Hotel Covid di Ibiza è pieno di turisti britannici, sono infatti circa un terzo gli ospiti provenienti dal Regno Unito. Secondo i rapporti locali, l'hotel in quarantena La Noria di Ibiza ha circa 87 ospiti attualmente in isolamento forzato. Tra loro c'è la parrucchiera scozzese Kimberly Mcllwham, che ha descritto l'esperienza della quarantena come «un inferno» e ha avvertito gli altri britannici in vista di una vacanza di evitare di fare vacanze all'estero consigliando a tutti di rifletterci due volte. Condividendo la sua esperienza con la piattaforma di video virali TikTok, la signora Mcllwham ha criticato le autorità per la loro mancanza di comunicazione e ha descritto il cibo che le è stato servito come «disgustoso».
Ibiza, una vacanza da incubo
Quando le Isole Baleari spagnole sono entrate nella lista verde il 30 giugno, i vacanzieri britannici hanno pensato di passare le loro ferie nella famosa isola di Ibiza. Tuttavia, la gioia delle vacanze è presto finita per molti, con le regole di test che hanno visto i turisti improvvisamente costretti all'autoisolamento.
Il governo spagnolo gestisce l'hotel La Noria in cui Kimberly, assieme ad altri connazionali, è in isolamento.
Ibiza, ragazza positiva in quarantena in Covid Hotel: «Un inferno, non fate vacanze all'estero»
La ricostruzione
Per i primi tre giorni, la ragazza ha soggiornato nell'Hotel Playosol Bossa Flow a quattro stelle di lusso. Durante questo periodo la 28enne afferma di non essere stata contattata da nessuno. «Dicono solo di stare nella tua stanza e di non andartene», ha detto in un aggiornamento di TikTok. Al quarto giorno però ha ricevuto una telefonata dalle autorità locali in cui veniva informata che sarebbe stata trasferita in ambulanza all'hotel di quarantena a Playa d'en Bossa. La signora Mcllwham afferma che la stanza dell'hotel era «abbastanza piccola» e il cibo offerto era così scadente che «non lo avrebbe dato da mangiare neanche al cane".
Parlando al Sunday Mail, la Mcllwham ha aggiunto: «L'hotel è essenziale e dobbiamo stare nelle nostre stanze. Ma il cibo è spaventoso. È stato un inferno per me e non vedo l'ora di tornare a casa».
Inoltre, la turista ha affermato che il personale dell'hotel non ha dato alcuna informazione sulla durata del suo soggiorno e ha affermato che ci sono voluti giorni prima che fosse persino confermato che avesse il COVID-19. «La comunicazione è stata inesistente, non ho idea di cosa stia succedendo o per quanto tempo dovrò restare», ha detto.
«Alcune persone dicono che sei rilasciato dopo dieci giorni e altri dicono che è quando sei negativo al test. Nessuno lo sa e il personale dell'hotel non ci dice nulla». Inoltre, al suo ritorno nel Regno Unito, Kimberly Mcllwham dovrà affrontare altri 10 giorni di isolamento a causa dell'improvviso passaggio delle Baleari nella lista dell'ambra. «L'incubo» non finisce qui
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