Tutti i giorni, con la neve o con il sole, aspetta che il treno passi per la stazione di Kami-Shirataki, nell’isola di Hokkaido, a Nord del Giappone, per andare a scuola. La...
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Kana è l’unica passeggera che prende tutte le mattine l’unico treno che passa di lì per andare a scuola e che tutte le sere sale sull’ultimo e unico treno per tornare a casa. Senza questo viaggio, la ragazza non avrebbe potuto continuare gli studi. Così l’operatore della linea ferroviaria locale, la Hokkaido Railway Co, che qualche anno fa aveva previsto di chiudere questa e altre due stazioni vicine perché poco utilizzate dai cittadini secondo l’ultimo piano di razionalizzazione, ha deciso di mantenerle aperte, almeno fino al diploma di Kana, la cui cerimonia dovrebbe esserci nel marzo del 2016.
In questa parte del Giappone, negli ultimi anni sono state soppresse ben 20 linee ferroviarie. La popolazione di queste aree per la maggior parte rurali sta diminuendo più rapidamente rispetto al resto del Paese, ed anche le opportunità di lavoro si stanno riducendo drasticamente, il che non incentiva di certo gli spostamenti.
La notizia, dopo essere circolata sui social network giapponesi, è stata diffusa anche dalla pagina Facebook di CCTV, la televisione di Stato cinese, che ha confermato che il treno continuerà a passare per la remota stazione di Kami-Shirataki fino al prossimo 26 marzo.
La decisione, dunque, non tiene conto dei cicli scolastici, ma solo delle esigenze della viaggiatrice solitaria, che così potrà realizzare, dopo tanta fatica, il sogno di diplomarsi. Orgoglio e soddisfazione dei cittadini del Paese orientale: «Questo significa governare bene e a tutti i livelli», si legge nei commenti su Twitter, o ancora «Perché non dovrei voler morire per uno Stato come questo, che è pronto a fare di tutto per soddisfare le nostre esigenze?».
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Il Mattino