Un intrigo internazionale, un giallo degno della migliore letteratura di genere. Cinque morti a bordo di un aereo da turismo precipitato subito dopo il decollo da Malta,...
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Impossibile non alimentare il sospetto. I tre membri della Dgse avevano partecipato a missioni di ricognizione in Libia ed i media maltesi scrivono che il velivolo era diretto a Misurata, città libica al centro di una guerra tra bande con una nutrita presenza di jihadisti dell’Isis. Inizialmente si era parlato di una missione dell’agenzia europea per le frontiere Frontex, ma l’Alto Commissario per la politica Estera e di Sicurezza Federica Mogherini ha smentito. Così come anche le dogane francesi hanno negato che ci fossero loro funzionari a bordo del volo.
Dal canto loro, le autorità maltesi hanno intanto escluso che l’aereo sia precipitato in seguito ad un’esplosione: «Informazioni ufficiali, immagini video e testimonianze oculari, comprese quelle di tre membri delle Forze Armate di Malta e di due piloti commerciali, indicano chiaramente che non vi è stata una esplosione prima dell’impatto», ha dichiarato il governo di la Valletta. Decollato alle 7.10 di ieri, l’aereo poco dopo si è bruscamente piegato sul lato destro ed è precipitato prendendo fuoco. Avvolto nel mistero. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino