Condanna definitiva a sei anni e tre mesi di reclusione per Fabio Riva, figlio dell’ex patron dell’Ilva Emilio Riva, per associazione a delinquere e truffa...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Intanto è proseguito anche oggi al ministero dello Sviluppo economico il confronto al tavolo Ilva, che ha finora consentito di individuare punti di convergenza che garantiranno ai lavoratori il riconoscimento dei trattamenti economici legati alla retribuzione fissa attualmente in essere. Nel corso dell’incontro l’azienda AmInvestco ha inoltre presentato una proposta sul possibile schema del futuro premio di risultato e i principi chiave che lo disciplinano. I sindacati non hanno però condiviso questa proposta e hanno avanzato alcune osservazioni sulle quali l’azienda si è resa disponibile a discutere e approfondire a partire dal prossimo incontro in programma giovedì 26 aprile alle ore 10.
Infine, anche rispettando tutti gli standard ambientali previsti, i rischi per la salute dei residenti di Taranto derivanti dall’Ilva non si ridurrebbero sostanzialmente. Ne sono convinti gli eurodeputati della commissione petizioni che hanno approvato una relazione sulla missione conoscitiva a Taranto effettuata da una delegazione europarlamentare, nel corso della quale c’è stato un incontro con i vertici Ilva ed Eni. Secondo i deputati, non ci sarebbero le condizioni necessarie per permettere un incremento della produzione a più di 8,5 milioni di tonnellate annue, come proposto dall’azienda. Di conseguenza si raccomanda un limite produttivo di 6 milioni di tonnellate, limite che dovrebbe rimanere in vigore fino a che l’azienda non metterà in atto tutte le misure precauzionali per prevenire i danni ambientali. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino