All'indomani del primo passo concreto di ArcelorMittal verso l'addio all'Italia (la società franco-indiana ha depositato in tribunale l'atto di recesso dal...
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Ex Ilva, l'allarme dei sindacati: «Produzione ai minimi storici e l'azienda sta spegnendo gli impianti»
ArcelorMittal, i grillini pugliesi stoppano Conte: e Di Maio evoca il «rischio crisi»
Il premier Conte. «Ma cosa dice mai...il governo rischia di cadere? Suvvia...su questa sfida il governo rischia di cadere? Ma scherziamo?», dice Conte sollecitato dai giornalisti a Camerino (Macerata), aggiugendo di aver accordato un differimento all'inizio della settimana prossima per il consiglio dei ministri in programma per domani, a causa di impegni istituzionali di alcuni ministri.
Il documento M5S. I senatori M5s hanno detto sì, solo con 5 voti contrari, a un documento in 4 punti in cui si dà piena fiducia alla trattativa di Stefano Patuanelli. Il documento, inoltre, non collega la vicenda ex Ilva alla fiducia al governo Conte. Nel testo, inviato ai deputati, si sottolinea che lo scudo penale non è tema di discussione. E che se per ragioni legali dovesse riproporsi, l'argomento deve essere sottoposto all'assemblea dei parlamentari alla presenza del presidente del Consiglio. È possibile che il documento votato dai senatori - con cui si chiede che non ci sia alcun collegamento tra il dossier Mittal e la fiducia al governo e si esclude la riproposizione di forme di scudo penale - possa essere votato anche dai deputati pentastellati.
In merito alle indiscrezioni, circolate nelle ultime ore, circa un'apertura dei senatori 5 Stelle a una sorta di scudo a tempo per Arcelor Mittal, una fonte parlamentare presente all'incontro di ieri sera precisa: «In primo luogo abbiamo dato mandato a Patuanelli di esplorare le vie di soluzione» della crisi dell'ex Ilva di Taranto, come ad esempio la decarbonizzazione dello stabilimento, «con i gestori dell'azienda.
Stop agli emendamenti. La commissione Finanze della Camera ha giudicato inammissibili gli emendamenti presentati da Italia Viva e Forza Italia per reintrodurre lo scudo penale per l'ex Ilva. In base a quanto si apprende la motivazione sarebbe l'estraneità di materia. Gli emendamenti erano stati presentati al dl fisco. Le forze politiche ora possono fare ricorso (e Fi lo ha già annunciato): l'esito dovrebbe arrivare in giornata. Sia l'emendamento di FI sia quello di Iv chiedevano la reintroduzione dell'esonero «da responsabilità penale e amministrativa per le condotte di attuazione del Piano ambientale di Ilva».
Di Maio. «Non credo che si arriverà al voto sullo scudo perché il tema degli alibi poteva valere due mesi fa ma adesso, in pieno contenzioso, non ha senso», ha detto Luigi Di Maio a Radio 24. «Quando noi impugneremo l'atto non ha senso inserire lo scudo. Se siamo in una trattativa, introdurre uno strumento che, secondo la stessa multinazionale, non impedirebbe di avere cinquemila persone in mezzo alla strada, non ha senso». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino