Si allunga la lista delle vittime degli incendi che stanno devastando l'Australia. Courtney Partridge-McLennan, una ragazza di soli 19 anni, sarebbe morta dopo aver inalato i...
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La ragazza sarebbe morta dopo un fatale attacco d'asma. Per la famiglia sono stati gli incendi che divampano da settembre a ucciderla. L'adolescente, infatti, sarebbe deceduta circondata dal fumo e per la «scarsa qualità dell'aria», come ha dichiarato ai media la sorella Cherylleigh. Il corpo è stato ritrovato la mattina successiva, il 29 novembre. «Non voglio togliermi dalle vittime in prima linea, ma la morte per scarsa qualità dell'aria deve essere riconosciuta - ha detto sua sorella Cherylleigh, 27 anni - Non era un'asmatica grave. Mamma e papà sono disperati, ma vogliono che altre famiglie sappiano e si battano per dare una speranza agli asmatici». «La notte in cui è morta, il fumo era così denso che non riuscivamo a vedere l'ospedale dall'altra parte della strada», ha aggiunto.
«Vogliamo combattere per tutte quelle persone che hanno perso la vita a causa di problemi respiratori provocati dagli incendi boschivi», ha detto Michele Goldman dell'associazione che si batte per i diritti degli asmatici. Gli incendi vicino a Glen Innes hanno ucciso tre persone a novembre e hanno lasciato la città coperta di fumo denso.
Entro 50 km dall'area assediata ci sono ancora quattro fuochi che bruciano.
L'emergenza ha spinto a diramare alcuni avvertimenti per la popolazione: i bambini, gli anziani e le persone con patologie cardiache e polmonari sono maggiormente a rischio e per ridurre al minimo il rischio per la salute occorre rimanere in casa con le finestre chiuse, alloggiare in un edificio climatizzato, ridurre le attività all'aperto, compresi tutti gli sport scolastici, coprire naso e bocca con una maschera o un panno umido per ridurre l'esposizione alle particelle di polvere, indossare una maschera che blocca anche le particelle più fini se montata correttamente sul naso e sulla bocca.
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Il Mattino