Gaia e Camilla, Barbara Palombelli: «Anche io passavo col rosso e in moto senza casco. Basta ipocrisie»

Gaia e Camilla, Barbara Palombelli: «Anche io passavo col rosso e in moto senza casco. Basta ipocrisie»
Dopo i funerali di Gaia e Camilla non si arresta la discussione attorno all'incidente in Corso Francia a Roma, in cui le due amiche 16enni hanno perso la vita investite...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Dopo i funerali di Gaia e Camilla non si arresta la discussione attorno all'incidente in Corso Francia a Roma, in cui le due amiche 16enni hanno perso la vita investite dall'auto di Pietro Genovese. A tornare sull'argomento, pur senza nominarlo direttemente, è Barbara Palombelli attraverso un post sul suo profilo Facebook.


Leggi anche > Incidente Corso Francia, Pietro Genovese oggi davanti al giudice: «Non le ho viste, sono sbucate dal nulla»
 Schiaffo di Papa Francesco, Salvini fa la parodia di Bergoglio: «Strattonato da una fan agitata». E pubblica il video dell'imitazione




La giornalista parla  - "da antropologa e persona non ipocrita" -  dei riti d'iniziazione, quelle prove di coraggio e irresponabilità tipiche del passaggio dall'infanzia all'età adulta. E se da un lato ripercorre le sue bravate adolescenziali, dall'altro punta un dito contro i genitori di oggi: «Vedo tante ragazze e tanti ragazzi, privati dall’ansia dei genitori delle sfide classiche (moto, sci, avventure) che si ritrovano poi a sfidare la morte in altri modi».
 

Qesto il post completo pubblicato da Barbara Palombelli su Facebook: «Torno, da antropologa e da persona spero non ipocrita, al tema di queste settimane. Ero una scellerata, correvo in moto senza l’età e senza casco, passavo col rosso,  con i miei cugini scendevamo in bici contromano la salita di Anzio, prendevamo il gommone e ci tuffavamo col motore acceso, nell’euforia degli anni Sessanta gli zii cacciatori ci facevano sparare e ci imponevano prove di coraggio...Potrei continuare all’infinito: da piazza Euclide su Corso Francia sulle Laverda 750...Non mi sono mai drogata e non ho mai bevuto ma quando potevo, come tutti gli adolescenti del mondo, sfidavo la morte per iniziare la vita...Sono più umile di tanti di voi e credo di essere soltanto una fortunata sopravvissuta...
Purtroppo vedo tante ragazze e tanti ragazzi, privati dall’ansia dei genitori delle sfide classiche (moto, sci, avventure) che si ritrovano poi a sfidare la morte in altri modi... si chiudono in casa (i maschi) smettono di mangiare o mangiano troppo (le femmine) o facendo altro...La verità è che al rito di iniziazione non si sfugge!!! Auguri e vi prego: basta ipocrisie!!!!»​


Leggi l'articolo completo su
Il Mattino