Ha 35 anni, una laurea in chimica e tecnologia farmaceutica e un lavoro, a tempo indeterminato in una farmacia privata. Nel 2011 aveva partecipato al concorso indetto dal Comune...
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Quel contratto oggi è carta straccia e la notizia le ha provocato anche un malore e il rischio di un parto prematuro. Volpi ha provato per sei volte a far approvare quel bilancio, l'ultima ieri sera. Ma in Consiglio comunale oltre a quelli di opposizione erano assenti numerosi consiglieri della maggioranza: Mdp, Psi, liste civiche e anche una parte dei renziani (che a Massa è la corrente di minoranza). Una crisi che anticipa il voto di primavera. «Sognavo la stabilità lavorativa, mi sono licenziata da una farmacia privata per avere un posto più sicuro nel pubblico, anche in vista di una famiglia in arrivo, e invece finisce così. Ora sono senza lavoro», spiega Sara. In estate «ho avuto una minaccia di aborto e quindi sono entrata in maternità anticipata. Per questo avevamo deciso che con due gemelle in arrivo il part time in Comune per noi sarebbe stata la soluzione ideale e mi sono licenziata, dopo aver ricevuto il contratto di assunzione al 31 dicembre 2017 del Comune».
«L'hanno fatta licenziare - ha detto il suo compagno - e adesso la lasciano senza un lavoro. Stiamo valutando di ricorrere a vie legali». Nel piano assunzioni c'erano anche sei mobilità da formalizzare e, al momento, pure queste sono bloccate. A tutti, quindi anche a Sara, ha chiesto scusa il presidente del Consiglio Domenico Ceccotti (MdP): «vorrò vedere i consiglieri assenti, che non hanno permesso l'approvazione del piano assunzioni, manifestare per il lavoro e la disoccupazione in futuro», ha detto ieri sera. Intanto si cercano soluzioni, almeno temporanee: l'assessore al personale, Silvana Sdoga, ha assicurato che l'Amministrazione proverà «a parlare con gli ex datori di lavoro, per capire se è possibile un rientro provvisorio dei due farmacisti che si sono licenziati». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino