Incompiute, saltano fuori 700 dossier

Incompiute, saltano fuori 700 dossier
ROMA. Esordio da ministro ad interim alle Infrastrutture, Matteo Renzi ha parlato poco e scritto molto. «Ci ha salutato, ha detto, «ora spiegatemi tutto perché bisogna fare...

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ROMA. Esordio da ministro ad interim alle Infrastrutture, Matteo Renzi ha parlato poco e scritto molto. «Ci ha salutato, ha detto, «ora spiegatemi tutto perché bisogna fare presto e fare bene». Poi ha fatto svolgere un giro di tavolo tra i quasi quaranta direttori di prima fascia e i capi dipartimento, senza mai smettere di prendere appunti», raccontano stupiti nel dicastero di Porta Pia.


Non solo, prima della riunione pomeridiana, il premier in mattinata aveva ricevuto a palazzo Chigi il viceministro Riccardo Nencini: «Voleva sapere ogni dettaglio del codice appalti, dell'housing sociale, delle opere incompiute», riferisce il leader socialista.

Il premier ha mostrato particolare interesse per le opere incompiute, tanto da dedicargli le uniche parole pronunciate entrando nel ministero: «Ci sono tante opere da portare avanti e completare». Sotto esame di Renzi è finito così l'elenco di 700 opere pubbliche lasciate a metà: dai marciapiedi, alle scuole, alle Vele di Calatrava.



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