Presidente del Parlamento europeo dal gennaio scorso, Antonio Tajani si trova ad occupare la sua carica istituzionale in un momento di roventi polemiche nell'Unione europea. ...
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Presidente Tajani, crede che le prime scelte del presidente Macron siano state deludenti per gli equilibri europei?
«Sono convinto che la sfida economica sia oggi globale e non possa essere affrontata a livello di egoistiche scelte nazionali. C'è bisogno di una politica integrata europea. E questo dovrebbe tenerlo presente anche Macron, che pure aveva impostato la sua campagna elettorale come difensore dei valori europeisti».
Annunci smentiti da alcune scelte, come l'iniziativa contro l'arrivo di Fincantieri nei cantieri navali francesi?
«Così sembra. Eppure, va tenuto presente che il 25 marzo è stato sottoscritto un accordo europeo sulle politiche industriali che dovrebbe essere riferimento per la sfida economica globale dei Paesi dell'Ue».
Si sta ricreando un asse di potere Germania-Francia?
«Sarebbe un errore. Dopo la Brexit, i quattro Paesi a maggiore industrializzazione, come Germania, Francia, Italia e Spagna, dovrebbe fare fronte comune. Se questo gruppo spinge il motore europeo, è l'intera Unione destinata a crescere. Insistere sul dialogo e sul confronto, non ci sono alternative».
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Il Mattino