Iran, Rohani: «Rompere l'accordo nucleare equivale a mettere a rischio la sicurezza del mondo»

Iran, Rohani: «Rompere l'accordo nucleare equivale a mettere a rischio la sicurezza del mondo»
Rompere l'accordo sul programma nucleare iraniano «equivale a mettere a repentaglio la sicurezza e la stabilità della regione e del mondo. Auspichiamo che...

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Rompere l'accordo sul programma nucleare iraniano «equivale a mettere a repentaglio la sicurezza e la stabilità della regione e del mondo. Auspichiamo che l'Unione Europea impedisca mosse errate che pregiudichino la pace e la cooperazione internazionali». Lo ha dichiarato il presidente iraniano, Hassan Rohani, tornando a commentare le parole di Donald Trump che ieri sera ha definito l'intesa «una delle peggiori mai raggiunte dagli Stati Uniti» e ha accusato Teheran di non rispettarne «lo spirito».


«Far saltare il tavolo delle trattative non è un'abilità e le basi per risolvere le controversie internazionali devono essere rafforzate attraverso il dialogo», ha affermato Rohani nel corso di un incontro con il nuovo ambasciatore svizzero in Iran, Markus Leitner.

«Senza dubbio, in futuro, la storia e i popoli del mondo e degli Stati Uniti giudicheranno meglio il modo in cui l'attuale governo (a Washington, ndr) ha scelto di essere insignificante e scorretto», ha aggiunto Rohani, citato dal suo stesso sito web.

«Oggi - ha proseguito - siamo in una situazione molto sensibile e importante e questa situazione sensibile non lo è solo per l'Iran e per il gruppo 5+1 (Usa, Russia, Cina, Francia, Gran Bretagna e Germania, i Paesi firmatari dell'accordo, ndr), ma anche per tutta la regione e per il mondo perché il Jcpoa (accordo sul nucleare, ndr) ha portato la pace».

«Le attività nucleari di Teheran sono pacifiche e saranno sempre pacifiche. Non saremo i primi a violare il Jcpoa» almeno finché la controparte lo rispetterà, ha concluso il presidente, sottolineando che Teheran ha finora cooperato positivamente con l'Agenzia Internazionale per l'Energia Atomica (Aiea) e continuerà a farlo. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino