In Iraq nuovo sangue cristiano viene versato per mano delle milizie dello Stato islamico. Fonti del Patriarcato caldeo riferiscono all'agenzia missionaria AsiaNews che ieri a...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Secondo quanto riferisce un testimone, il «martire» - come viene definito dal Patriarcato - è un uomo di 43 anni, Salem Matti Kourki, deceduto ieri in seguito alle torture e alle violenti percosse subite dai terroristi, per essersi rifiutato di convertirsi all'islam.
Uno dei familiari di Salem spiega che l'uomo, affetto da problemi cardiaci, non ha potuto abbandonare la cittadina di Bartalah assieme alla famiglia, al momento dell'invasione degli islamisti, l'8 agosto scorso. È rimasto rintanato nella propria casa per oltre tre settimane, alimentandosi grazie alle poche scorte accumulate nella dispensa. Ieri, 1 settembre, avendo terminato cibo e acqua, è uscito di casa dopo un lungo periodo per recuperare qualche genere alimentare.
Si è però imbattuto in un punto di controllo dell'Is di fronte alla chiesa della Vergine Maria, in pieno centro cittadino, ed è stato subito arrestato. I miliziani hanno cercato di convertirlo (a forza) all'islam, ma l'uomo ha opposto un netto rifiuto.
I fondamentalisti lo hanno picchiato e torturato, fino a provocarne la morte, per poi abbandonarlo in strada.
Il Mattino