Isis, Obama chiede al Congresso mandato per estendere operazioni in Siria

Isis, Obama chiede al Congresso mandato per estendere operazioni in Siria
L'amministrazione Obama sta valutando di chiedere l'autorizzazione del Congresso per estendere le operazioni militari Usa contro i jihadisti dello Stato Islamico (Isis)...

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L'amministrazione Obama sta valutando di chiedere l'autorizzazione del Congresso per estendere le operazioni militari Usa contro i jihadisti dello Stato Islamico (Isis) dall'Iraq alla Siria. Lo scrive il Washington Post nell'edizione online, sottolineando che un mandato del Congresso - analogo a quello concesso contro i Talebani nel 2001 e contro Saddam Hussein nel 2002 - darebbe copertura legale interna per un potenziale ricorso alla forza senza restrizioni contro gli estremisti islamici sia in Iraq sia in Siria.




L'ipotesi di un'autorizzazione del genere, sottolinea il giornale americano sulla base di fonti bene informate, è peraltro solo «una delle alternative» che l'amministrazione sta concretamente discutendo al suo interno nell'ambito della strategia anti-Isis. Fra le opzioni legali sul tavolo, prosegue il Wp, c'è sia quella di ricorrere all'autorità temporanea prevista dalla cosiddetta War Powers Resolution - la quale attribuisce un potere costituzionale transitorio per disporre l'uso della forza in azioni di emergenza volte alla protezione di cittadini statunitensi minacciati nel mondo - sia, appunto, quella della richiesta di un più ampio mandato ad hoc del Congresso: che di fatto significherebbe mani libere contro i jihadisti.



L'allarme Onu. L'inviato dell'Onu a Baghdad, Nicolay Mladenov, si è detto «seriamente allarmato» dalle notizie provenienti da Amerli (nord est) sulle condizioni in cui vivono gli abitanti (in maggioranza di etnia turkmena e di confessione islamica sciita) della città nel nord est del Paese: lo riporta la Bbc online. «La situazione della gente ad Amerli è disperata e richiede un'azione immediata per prevenire possibili massacri dei suoi cittadini» da parte dei jihadisti sunniti, ha sottolineato Mladenov in un comunicato.
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Il Mattino