Guerra Israele - Hamas, lo scrittore Eshkol Nevo: «Il figlio di uno dei miei amici è stato ucciso»

L'autore israeliano sottolinea: "Non è solo un problema di Israele, basta pensare a 11 settembre e Isis, è una forma di Islam crudele e senza pietà"

Guerra Israele - Hamas, lo scrittore Eshkol Nevo: «Il figlio di uno dei miei amici è stato ucciso»
Eshkol Nevo descrive cosa sta succedendo in queste ore in Israele dove la tensione e il terrore scatenato da Hamas hanno sconvolto la comunità internazionale. «Sono...

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Eshkol Nevo descrive cosa sta succedendo in queste ore in Israele dove la tensione e il terrore scatenato da Hamas hanno sconvolto la comunità internazionale. «Sono devastato, mi sono svegliato questa mattina e ho ricevuto il messaggio che il figlio di uno dei miei amici è stato ucciso, lo conosco da quando è nato e non smetto di pensare a lui. Mi sono messo a piangere e ho chiamato mia figlia che è nell’esercito israeliano. Provo sentimenti pesanti, tanta tristezza e dolore», ha detto al Wired Next Fest al Castello Sforzesco di Milano. 

I carriarmati israeliani si dirigono alla frontiera con Gaza

Eshkol Nevo parla della guerra scoppiata in Israele: «Il figlio di uno dei miei amici è stato ucciso»

Nevo è uno scrittore, autore di romanzi di successo tra i quali "Tre Piani" al quale si è ispirato Nanni Moretti pee un film, e "La simmetria dei desideri". 

«Mia moglie e le mie figlie sarebbero dovute tornare in Israele, ma il volo non è partito, quindi o si fermavano a Cipro o a Torino, e sono andate a Torino e sono con me. Se dovessi scegliere un posto fuori Israele dove restare è l’Italia, mi sento a casa, meglio stare qui che nel mezzo di una guerra. Volevo chiedere di fare un minuto di silenzio, 600 persone sono morte ieri notte, tante altre stanno lottando, sono feriti e in ospedale. Potete pregare e pensare a qualcuno che amate», ha chiesto lo scrittore. 

«Sono uno scrittore, sono un padre, questa forma di terrorismo islamico estremo non è solo un problema di Israele, basta pensare a 11 settembre, Isis, ecc… è una forma di Islam crudele e senza pietà, che non può contribuire ad un momento di pace. Prima di un accordo bisognerà sanare delle ferite, e più saranno profonde più sarà difficile. È difficile parlare di politica internazionale, di prospettive più ampie quando si vedono queste immagini», ha aggiunto. 

«E’ importante riconoscere che il male esiste, l’anima umana tende a dimenticare e questo è il momento di riconoscere questi fatti, è importante partire dal riconoscimento. Dovremmo imparare che abbiamo abbastanza nemici all’esterno, dobbiamo trovare un modo per andare d’accordo nella nostra società, e forse questa sarà la lezione che prenderemo da questa vulnerabilità. Sono un uomo di parola e non ho parole in questo momento. Forse col tempo la letteratura ci potrà dare empatia, la capacità di identificarci con qualcuno di diverso da noi. In questo momento è importante ammettere a se stessi e dire che, anche se si è una persona di parole: “io non ho parole», ha concluso Nevo. 



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Il Mattino