Israele, Netanyahu in tribunale nel giorno delle consultazioni per la formazione del governo

Israele, Netanyahu in tribunale nel giorno delle consultazioni per la formazione del governo
In Israele riparte il processo contro il premier Benjamin Netanyahu, accusato di corruzione, frode e abuso di potere in tre distinte inchieste giudiziarie. Questa è la...

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In Israele riparte il processo contro il premier Benjamin Netanyahu, accusato di corruzione, frode e abuso di potere in tre distinte inchieste giudiziarie. Questa è la terza volta che Netanyahu appare in Tribunale dall'inizio del processo. Accuse che Netanyahu ha sempre respinto. Il processo si svolge presso la Corte distrettuale di Gerusalemme nel giorno stesso in cui il presidente Reuven Rivlin avvierà le consultazioni con i partiti per la formazione del nuovo governo.

«Un caso grave di corruzione di regime», in cui il «primo sospettato è il premier di Israele che ha usato il suo grande potere in maniera proibita». Questo l'atto di accusa che la Procuratrice Liat Ben Ari ha rivolto al tribunale di Gerusalemme davanti al quale siede il premier Benyamin Netanyahu.

Le consultazioni

Il processo riprende dopo che il Paese il 23 marzo ha celebrato le sue quarte elezioni politiche in meno di due anni. Ancora una volta dalle urne, che hanno comunque premiato Netanyahu, forte soprattutto dei risultati raggiunti nella lotta al Covid, non è uscito un solo vincitore. Il premier uscente ha bisogno di un accordo con altre forze per formare il governo. Il capo dello Stato israeliano Reuven Rivlin avvierà oggi in un clima di incertezza le consultazioni fra i partiti mentre né il premier Benjamin Netanyahu né alcuno dei suoi rivali è oggi in grado di formare un governo che goda della maggioranza alla Knesset. Netanyahu gode del sostegno di 52 dei 120 deputati della Knesset, tutti esponenti di partiti confessionali o nazionalisti. Ha cercato inoltre di assicurarsi l'appoggio del partito nazionalista Yamina di Naftali Bennett (7 seggi). Ma questi è ancora incerto se schierarsi col blocco dei sostenitori del premier o con quello dei suoi avversari. Sul fronte opposto, secondo gli osservatori, né il centrista Yair Lapid, né il fuoriuscito dal Likud Gideon Saar (leader del partito 'Nuova Speranza', 6 seggi) hanno raccolto finora sostegni sufficienti per ricevere l'incarico di formare il nuovo governo. Conscio della gravità del momento, Rivlin ha anticipato che completerà le consultazioni già stasera.

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Il Mattino