Un punto di riferimento per la Regione Campania e un traguardo per l'Istituto Tumori di Napoli che mette a segno un goal con due percorsi di presa in carico rapidi ed...
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Con questo programma di certificazione l'Istituto dei Tumori IRCCS di Napoli - si legge nella nota - si propone ancora una volta come punto di riferimento per la gestione e il più efficace trattamento del paziente oncologico e, nel caso specifico, del paziente affetto da neoplasie della prostata e del testicolo. «La certificazione dei due PDTA basata sulla misurazione dell'efficienza attraverso indicatori di performance, attraverso processi periodici di audit interni, consente di poter trasferire queste modalità gestionali direttamente sul territorio regionale tramite la Rete oncologica (ROC) che ci vede coordinatori - continua Gerardo Botti, direttore Scientifico Istituto Nazionale Tumori - Fondazione Pascale di Napoli - la presa di coscienza da parte degli operatori delle strutture territoriali delle azioni di miglioramento sul processo gestionale del paziente si traduce automaticamente nel miglioramento delle prestazioni clinico-assistenziali ad esso dovute e nella riduzione della migrazione sanitaria». Il tumore prostatico e del testicolo mancano di programmi di screening, per tale motivo a volte la diagnosi e i trattamenti possono presentare alcune difficoltà anche di tipo organizzativo. «Poter disporre di due percorsi diagnostico-terapeutici assistenziali è per gli specialisti coinvolti un grande aiuto perché adesso potremo seguire procedure consolidate e di rigore scientifico - precisa Gaetano Facchini, responsabile SSD Oncologia Clinica Sperimentale Uro-Andrologica, Istituto Tumori IRCCS Fondazione Pascale di Napoli - la certificazione dei due PDTA rappresenta un obiettivo importante nell'ambito della programmazione sanitaria della Regione Campania e dell'IRCCS Pascale anche perché è in consolidata fase di attuazione la Rete oncologica campana e il nostro Istituto si presenta già con ben 13 PDTA approvati e deliberati dalla Regione. Per tutti noi riveste un'importanza significativa nella gestione del paziente la cui presa in carico deve avvenire in linea con le nuove normative e le più attuali Linee guida degli Enti certificatori internazionali. Avere percorsi certificati è una garanzia di qualità del servizio che offriamo ai cittadini». «La mancanza di screening per il tumore della prostata, per il quale è disponibile solo il PSA in autoprescrizione, e per il tumore del testicolo, che è sempre di più una patologia dei giovani maschi - afferma Sisto Perdonà, direttore Dipartimento Clinico di Ricerca uro ginecologico del Pascale - impone la necessità di sensibilizzare tutta la popolazione, in special modo quella maschile, e i medici di medicina generale, che molto possono fare in termini di prevenzione e diagnosi precoce, con conseguenti trattamenti tempestivi e maggiore probabilità di guarigione». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino