Il Veneto, dallo scorso aprile, ha emesso tre ordinanze per contingentare l'acqua. In Friuli Venezia Giulia è stato sancito lo stato di sofferenza idrica. In Lombardia,...
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Sarebbero dieci le regioni che stanno per chiedere lo stato di calamità naturale nel tentativo di far fronte alle perdite - gravi, in alcuni casi gravissime - che sta provocando la siccità nel nostro Paese. I numeri sono evidenti. Il Lago di Garda è al 34,4% di riempimento del volume. Il Po, al Ponte della Becca, a Pavia, è circa 3,5 metri sotto lo zero idrometrico. Le dighe sono ai minimi storici nel Molisano. Circa due terzi dei campi coltivati sono a secco. A misurare le conseguenze di questa stagione straordinaria, sia per le temperature, decisamente più alte della media del periodo, sia per le precipitazioni, al contrario sensibilmente più basse, è Coldiretti che stima in oltre due miliardi di euro i danni determinati a colture e allevamenti dall'aumento dei costi per irrigazione e ventilazione e dal calo delle produzioni, pure del latte sceso di circa il 15%.
La situazione più grave si registra in Calabria con 310 milioni di euro stimati di danni a colture e allevamenti. In Toscana, si valutano oltre 200 milioni di euro di perdite. Si aggirano intorno a questo dato quelle in Abruzzo e in Campania. È di 140 milioni il conto in Puglia. Di 120 in Sardegna, dove quattromila aziende agricole sono a secco.
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Il Mattino