L'Aquila, tifoso ruba la maglietta della Juventus: condannato a nove mesi

L'Aquila, tifoso ruba la maglietta della Juventus: condannato a nove mesi
Quella maglietta tanto voluta, a tal punto da decidere di rubarla, gli è costata la condanna a 9 nove di reclusione, per un capo di abbigliamento del valore di 89 euro. Il...

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Quella maglietta tanto voluta, a tal punto da decidere di rubarla, gli è costata la condanna a 9 nove di reclusione, per un capo di abbigliamento del valore di 89 euro. Il giovane tifoso juventino che ora si ritrova una macchia sulla propria fedina penale è un 20 enne di nazionalità tunisina, assistito dagli avvocati Ferdinando e Manuela Paone. Il furto si è verificato nell'agosto di tre anni fa all'interno del centro commerciale Il Globo nel nucleo industriale di Pile, all'Aquila.

Il tifoso bianconero, dopo aver visto la maglietta della squadra di calcio preferita, e non avendo la possibilità di poterla acquistare, non ha resistito alla tentazione di possederla a tutti i costi e così ha deciso di sottrarla in maniera truffaldina. E così dopo aver preso la maglietta ed essersi spostato nel camerino per provarla, ha deciso di tenerla con sé mettendola sotto ad altri indumenti. Inevitabile il suono di allarme anti taccheggio quando il giovane è passato dinanzi a una delle casse aperte. Il tunisino è stato subito fermato dal personale privato addetto alla sicurezza e invitato a ripassare per verificare eventuali anomalie del sistema che invece è risultato efficiente nel funzionamento.

A quel punto il ragazzo ha confessato il gesto illegale appena compiuto che però non lo ha salvato dalla denuncia in stato di libertà presentata da uno dei responsabili della catena. Sul posto dopo poco tempo sono arrivati gli agenti della Squadra Volante che hanno trasferito il ladruncolo negli uffici per l'identificazione. Finito sotto processo, il Tribunale dell'Aquila ha inflitto al tunisino la condanna a 9 mesi di reclusione, più della stessa Procura che aveva chiesto per lui la condanna a 8 mesi ed una multa di 400 euro.

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Il Mattino