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È la prima volta nella storia statunitense che uno speaker della Camera dei rappresentanti viene silurato tramite un voto di sfiducia: la rimozione di Kevin McCarthy, lo speaker repubblicano appena rimosso, è certamente il simbolo dell'attuale instabilità politica americana, in un momento in cui, come ha esortato il Presidente Joe Biden sarebbe invece necessario affrontare «sfide urgenti».
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La mozione di sfiducia e le accuse del trumpiano Matt Gaetz
A presentare la mozione di sfiducia nei confronti di Kevin McCarthy è stato il deputato trumpiano Matt Gaetz, il quale ha accusato l'ormai ex speaker di essere «una creatura della palude». «È salito al potere raccogliendo il denaro di interessi speciali e ridistribuendo quel denaro in cambio di favori», ha detto Gaetz, esortando l'assemblea: «Dovremmo eleggere uno speaker migliore».
L'accusa più forte mossa dal fedelissimo di Trump a McCarthy è quella di aver fatto passare con i voti dem la misura per evitare lo shutdown e di aver fatto quello che definisce «un accordo segreto sull'Ucraina».
La mozione è stata approvata dai deputati per un pugno di voti - 216 voti a favore e 210 contrari - e per la prima volta nella storia McCarthy è stato quindi rimosso.
L'appello di Biden
In attesa di eleggere un nuovo speaker, è stato nominato ad interim il deputato repubblicano della North Carolina, Patrick McHenry, i cui poteri saranno però unicamente quello di sospendere i lavori della Camera, di aggiornarli e di riconoscere le candidature per il ruolo di speaker. Joe Biden ha quindi esortato la Camera ad eleggere «presto» un nuovo speaker per affrontare «sfide urgenti», come riferito in una nota diffusa dalla . Lo Casa Bianca in seguito alla destituzione che ha gettato Capitol Hill nel caos.
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Il Mattino