Avvicinare uno sconosciuto con una scusa, in un luogo pubblico, e, senza alcuna motivazione e soprattutto senza alcun preavviso, colpirlo improvvisamente con un pugno di estrema...
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I tre aggressori sono stati identificati e ora arrestati dai Carabinieri con le accuse di concorso in lesioni personali aggravate, violenza privata e minaccia. Si tratta di Roland Lika, 21 anni, residente a Fontanafredda (Pordenone), con precedenti per porto abusivo di armi; Bekim Mulaj, 22 anni, domiciliato ad Azzano Decimo (Pordenone), con precedenti per rapina, porto abusivo di armi e lesioni personali, irregolare in Italia; Alexsander Zhava, 28 anni, residente a Vigonovo di Fontanafredda (Pordenone), cittadino italiano di origini albanesi, operaio e incensurato. Due dei tre albanesi si erano già resi protagonisti di episodi delittuosi analoghi tra dicembre 2012 e luglio 2016, di notte, nei pressi di locali pubblici di Lignano Sabbiadoro (Udine) Portogruaro (Venezia), Pordenone, Codognè (Treviso), Sacile (Pordenone) e Montereale Valcellina (Pordenone).
KNOCKOUT GAME Le indagini sono scattate il 24 febbraio scorso, quando, alle 2:30 circa, nei pressi del locale pubblico «Bobe?s the Getaway» di Aviano (Pordenone), tre albanesi e un rumeno, di età compresa tra 22 e 28 anni, domiciliati rispettivamente a Pordenone, Maniago e Vajont, sono stati improvvisamente e brutalmente aggrediti, con violenza inaudita, da un gruppo di persone che, senza motivo, li ha colpiti al viso e al corpo, utilizzando anche tirapugni metallici. Gli accertamenti dei giorni successivi hanno confermato che si era trattato di un vero e proprio pestaggio, attuato con le modalità del «knock out game», fenomeno brutale e violento in voga da qualche anno e importato dagli Usa.
«Il "knock out game" - ha spiegato il capitano della Compagnia di Sacile (Pordenone) Michele Grigoletto - prevede che la vittima venga avvicinata con una scusa e, senza alcuna motivazione e preavviso, colpita improvvisamente con un pugno, mentre i complici filmano la scena o, peggio ancora, contribuiscono a colpire il soggetto o i suoi accompagnatori». I due cittadini albanesi si erano già resi protagonisti di episodi delittuosi analoghi tra dicembre 2012 e luglio 2016, di notte, nei pressi di locali pubblici di Lignano Sabbiadoro (Udine) Portogruaro (Venezia), Pordenone, Codognè (Treviso), Sacile e Montereale Valcellina. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino