L'Est Europa sceglie l'Italia sempre più spesso: il 10% delle presenze estere nel Bel Paese proviene, infatti, da Polonia, Russia, Repubblica Ceca, Romania,...
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Oltre un terzo dei turisti dell'est Europa preferisce alloggiare in albergo o villaggio turistico ma, tra i neo trend, non disdegna le comodità di una casa in affitto. Crescono le nuove destinazioni del Mezzogiorno: oltre alla Sicilia (+ 22,6 per cento), la Calabria sta facendo breccia nel cuore degli ungheresi con una crescita di presenze quasi del 165 per cento rispetto al 2016. In generale sono le regioni del centro-nord ad essere preferite con picchi in Veneto meta di quasi 700mila ungheresi che spendono circa 70 milioni di euro nella medesima regione. Sempre Veneto e Trentino-Alto Adige in testa anche alle destinazioni di Boemi e Moravi con oltre due milioni di presenze. Aprile e novembre i mesi in cui gli ungheresi si concedono del tempo, fuori stagione, per visitare l'Italia. «I turisti dell’Est Europa - dichiara il direttore esecutivo ENIT Giovanni Bastianelli - sono un target socio economico medio-alto e la loro propensione al viaggio è dettata anche dall’elevato livello culturale»; per questo «è importante - suggerisce il direttore marketing ENIT Maria Elena Rossi - saper rispondere con proposte mice e lusso per soddisfare standard sempre più esigenti». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino