Stati Uniti in allerta, il monito dell'esperto di missili: «La Corea del Nord può colpire gli Usa»

Stati Uniti in allerta, il monito dell'esperto di missili: «La Corea del Nord può colpire gli Usa»
NEW YORK - La Corea del Nord può colpire gli Stati Uniti. Questa volta non si tratta di voci di corridoio né di semplici sospetti. Stando a quanto dichiarato da uno...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
NEW YORK - La Corea del Nord può colpire gli Stati Uniti. Questa volta non si tratta di voci di corridoio né di semplici sospetti. Stando a quanto dichiarato da uno dei massimi esperti di missilistica mondiale in seno alla Union of Concerned Scientists, una prestigiosa fondazione non profit che ha sede a Cambridge nel Massachusets, Pyongyang sarebbe infatti in grado con il proprio arsenale di raggiungere il territorio a stelle e strisce.


David Wright, questo il nome dello scienziato, si sbilancia e va addirittura oltre, citando espressamente alcune città americane che potrebbero finire nel mirino di Kim Jong-un: Los Angeles, Denver, Chicago, fino ad arrivare a New York e Boston.

Le parole di Wright non lasciano spazio a dubbi: sarebbe stata sufficiente una traiettoria diversa, più piatta e regolare, per far sì che il missile lanciato a mo’ di provocazione nel corso della giornata di venerdì potesse infliggere seri danni ad una delle grandi metropoli simbolo della piattaforma continentale.

Non è ancora chiaro, invece, quale sia il potenziale effettivo di queste armi in termini di capacità distruttiva. In linea di massima, ad una testata più pesante e devastante, corrisponde una gittata più limitata. Ma il timore che Kim Jong-un e i suoi possano davvero disporre di un missile balistico nucleare e intercontinentale da qui a pochi mesi è uno spettro che si fa largo non soltanto negli ambienti delle fondazioni scientifiche, ma anche e soprattutto in quelli militari e della Difesa degli Stati Uniti. Il termine indicato come linea rossa di confine, che effettivamente consentirebbe alla Corea del Nord di far tremare il mondo, è quello dell’inizio del 2018.

Resta da capire, cosa non da poco, se Trump sarà disposto oppure no ad aspettare ancora prima di intervenire. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino