La donna simbolo della protesta | Foto

La donna simbolo della protesta | Foto
Una giovane donna iraniana è salita su un piedistallo in mezzo ad una strada affollata di Teheran, si è tolta il suo velo islamico, un hijab bianco, lo ha annodato...

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Una giovane donna iraniana è salita su un piedistallo in mezzo ad una strada affollata di Teheran, si è tolta il suo velo islamico, un hijab bianco, lo ha annodato su un bastone e ha iniziato a sventolarlo, come una bandiera: qualcuno con un telefonino l'ha fotografata e ha fatto anche un video, che ha poi diffuso in rete. In breve, la giovane donna è divenuta un simbolo, «un'icona» della protesta, anche violenta, che da giovedì scorso scuote l'Iran. Poi, è stata arrestata. Nelle immagini, che si sono rapidamente diffuse a macchia d'olio nel web nonostante le autorità in Iran abbiano bloccato l'accesso ai social network, in particolare Telegram e Instagram, la si vede in piedi, sull'attenti, come un soldato, che con i lunghi capelli neri sciolti sfida le autorità e il divieto per le donne di uscire di casa a capo scoperto.


In Iran, sin dal primo anno dopo la rivoluzione islamica del 1979, le donne quando escono di casa devono sempre avere il corpo interamente coperto, tranne il volto, le mani e i piedi. Una decina di giorni fa le autorità hanno annunciato che le donne che non indossano il velo in pubblico non saranno più soggette all'arresto, ma dovranno comunque frequentare corsi sull'Islam. Per la donna sul piedistallo, evidentemente la questione è diversa. Le immagini che l'hanno resa famosa ben oltre il suo Paese - poiché sono state rilanciate dai media di tutto il mondo - sono state in realtà riprese prima che cominciassero le proteste. Anche il suo arresto risale a mercoledì scorso, come ha precisato sulla pagina Facebook di My Stealthy Freedom una attivista che dall'estero si batte contro l'obbligo dell'hijab, Masih Alinejad, precisando che si tratta di una donna che partecipava alla campagna 'WhiteWednesdays', organizzata proprio per protestare contro il velo obbligatorio.


La sua sfida alle autorità, lanciata dall'incrocio tra via Enghelab e via Abureihan della capitale, ha però ora fatto proseliti. Sempre secondo My Stealthy Freedom, dal 27 dicembre, giorno del suo arresto, è emerso almeno un altro video di un'altra donna che a capo scoperto sventola il suo hijab in strada. E ora, le immagini che mostrano i capelli sciolti sono andate anche oltre la protesta contro il velo, divenendo una bandiera per le proteste antigovernative. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino