La fregata italiana Martinengo soccorre un mercantile attaccato dai pirati

La fregata italiana Martinengo soccorre un mercantile attaccato dai pirati
La fregata Martinengo della Marina Militare è intervenuta, ieri, nel Golfo di Nuova Guinea in soccorso del mercantile Errina, battente bandiera panamense, che aveva subito...

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La fregata Martinengo della Marina Militare è intervenuta, ieri, nel Golfo di Nuova Guinea in soccorso del mercantile Errina, battente bandiera panamense, che aveva subito un attacco di pirati. La fregata italiana, impegnata in quel mare in attività di sorveglianza, ha agito in seguito a una segnalazione di allarme. La nave militare si trovava in pattugliamento al largo delle coste della Nigeria a grande distanza dalla posizione dell’attacco al mercantile.

Il Martinengo, una volta giunto in zona è riuscito ad entrare in contatto radio con il comandante del mercantile che ha raccontato di essere stato oggetto di abbordaggio da parte di una piccola imbarcazione veloce con uomini armati a bordo che hanno saccheggiato la nave e danneggiato gli apparati radio, abbandonando poi in seguito la nave. Lo stesso comandante ha confermato che il suo equipaggio era in buone condizioni e non necessitava di assistenza essendo in grado di riprendere la navigazione verso il porto. La fregata della Marina Militare ha avvisato  la compagnia marittima della nave, rimasta da molte ore senza notizie a causa dei danni agli apparati radio subiti durante l’abbordaggio, che ha ringraziato la nave militare italiana per l’assistenza fornita.

Nave Martinengo ha continuato a sorvegliare la zona assicurando, con la sua presenza, un’efficace effetto deterrente a salvaguardia dei mercantili in zona. L’attività di nave Martinengo nel Golfo di Guinea, una delle aree marittime del pianeta divenuta tra le più pericolose, ha come obiettivo la vigilanza a tutela degli interessi nazionali e della sicurezza delle vie marittime, allo scopo di assicurare alle navi mercantili nazionali e internazionali presenti il libero uso del mare, ma anche quello di cooperare con le marine dei paesi rivieraschi al fine di aumentare la reciproca conoscenza e fiducia, nonché la capacità di cooperazione per contribuire al miglioramento delle condizioni di sicurezza nella regione.

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Il Mattino