La piccola Aya ferita invoca il papà: simbolo degli orrori in Siria

Aya ferita e, prima del raid, nella sua casa
Un video simbolo dell'orrore di un conflitto senza fine e senza pietà. La piccola Aya ha solo 8 anni, un volto perso e scolpito dal sangue delle ferite. Il pianto e le...

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Un video simbolo dell'orrore di un conflitto senza fine e senza pietà. La piccola Aya ha solo 8 anni, un volto perso e scolpito dal sangue delle ferite. Il pianto e le urla che invocano al papà stanno commuovendo il mondo che lo guarda scorrere sulle tv internazionali o sul web. 

 


La bambina siriana è rimasta ferita in un raid aereo, cerca suo papà che era con lei quando è stata colpita la loro casa nel villaggio di Talbiseh, appena a nord di Homs.
 


La bimba viene medicata ma lei sembra non curarsi molto delle cure ricevute. Non è il dolore a farle male. Piange e continua a cercare il suo papà, del quale non si conosce il destino.
 


Un'immagine che riporta velocemente alla memoria quella del piccolo Omran, di soli tre anni, coperto di polvere. Lo sguardo di Omran è spento, completamente perso. Non ha le reazioni di Aya ma sta lì seduto su un'ambulanza dopo un raid su Aleppo. Due istantanee di una guerra, diverse tra loro, ma con gli stessi significati. Nei loro occhi non si legge speranza, ma terrore.



La speranza è che Aya e Omran possano aprire definitivamente i cuori e le menti di chi è responsabile di queste atrocità. Per dire basta una volta per tutte. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino