Un video simbolo dell'orrore di un conflitto senza fine e senza pietà. La piccola Aya ha solo 8 anni, un volto perso e scolpito dal sangue delle ferite. Il pianto e le...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
La bambina siriana è rimasta ferita in un raid aereo, cerca suo papà che era con lei quando è stata colpita la loro casa nel villaggio di Talbiseh, appena a nord di Homs.
La bimba viene medicata ma lei sembra non curarsi molto delle cure ricevute. Non è il dolore a farle male. Piange e continua a cercare il suo papà, del quale non si conosce il destino.
Un'immagine che riporta velocemente alla memoria quella del piccolo Omran, di soli tre anni, coperto di polvere. Lo sguardo di Omran è spento, completamente perso. Non ha le reazioni di Aya ma sta lì seduto su un'ambulanza dopo un raid su Aleppo. Due istantanee di una guerra, diverse tra loro, ma con gli stessi significati. Nei loro occhi non si legge speranza, ma terrore.
La speranza è che Aya e Omran possano aprire definitivamente i cuori e le menti di chi è responsabile di queste atrocità. Per dire basta una volta per tutte. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino