«È nel momento peggiore per la nostra Nazione che mi trovo a scrivere una lettera d'amore all'Italia, come quando si scrive ad una donna che al momento non...
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Lapo Elkann ha spiegato di aver scoperto un'Italia diversa da quella a cui lui è abituato. «Se da sempre ho dimostrato il mio amore incondizionato nei confronti dell'ingegno italiano, da Leonardo da Vinci a Mattei, da Pirandello a Rita a Levi Montalcini, dai film di Fellini al Futurismo, dalla Ferrari e la Fiat a Diesel e Piaggio, dalle tante eccellenze del cibo italiano a Barilla, da Palladio a Renzo Piano, da Armani e Moncler a Gucci e Diesel, da Brembo a tutte le piccole imprese bandiere del nostro paese nel mondo, ora mi sono innamorato di un'altra Italia» - ha scritto su Twitter il dirigente, nipote di Gianni Agnelli - «Quella di chi resiste ogni ora, ogni minuto ed ogni secondo che passiamo in questo momento cupo e buio, l'Italia che sa che quando la notte è scura, vuole dire che l'alba è più vicina.
La lettera di Lapo Elkann per l'Italia finisce così, con un messaggio di speranza: «Quello che ci ha insegnato la nostra storia è che l'Italia è un paese che non muore mai, e quando è in ginocchio si rialza sempre. Perché abbiamo qualcosa che ci salva sempre: la forza della bellezza, della bontà, della creatività, della generosità e una costante resilienza che attraversa il nostro paese da Nord a Sud». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino