Gli indiani Sikh hanno alzato la testa e sono stati sostituiti. Succede nell'agro pontino, terra al centro dell'attenzione ormai da anni per lo sfruttamento dei braccianti...
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Il caso è finito in un'interrogazione parlamentare che il presidente della VIII Commissione Ambiente della Camera, Ermete Realacci, ha presentato ai ministri dell’Interno, del Lavoro e dell'Agricoltura per comprendere quali misure si intendano adottare contro la piaga del caporalato. «Molti ospiti del Centro di Accoglienza Straordinaria - spiega - vengono reclutati dai caporali per lavorare irregolarmente alla raccolta di cocomeri e meloni a pochi euro l’ora. Stando alla testimonianza di Marco Omizzolo, responsabile scientifico della cooperativa InMigrazione, questa nuova forma di sfruttamento sarebbe la risposta dei caporali alla crescente sindacalizzazione della comunità indiana dei Sikh, presente da anni nel Pontino, e sarebbe solo la punta dell'iceberg di un grave ed esteso sfruttamento dell'immigrazione». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino