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E il lavoro prosegue con la prossima legge di bilancio per la quale il ministro per la Coesione territoriale e il Mezzogiorno, Claudio De Vincenti, e poi quello del Lavoro, Giuliano Poletti, danno un'anticipazione. È allo studio un intervento più forte per i giovani assunti nel Mezzogiorno: «Sgravi per le assunzioni di giovani al 50%, raddoppiati al 100% per i giovani del Sud». Perché, rimarca il ministro del Lavoro intervenendo alle Giornate del Lavoro della Cgil, bisogna spingere sull'occupazione e «faremo tutto il possibile affinché queste queste misure garantiscano una spinta alla ripresa che c'è e che si sta dimostrando già in una misura importante». Questo insieme, spiega il premier, ad «un pacchetto ulteriore di investimenti per l'industria 4.0» mentre «proseguiremo con l'attività del Made in Italy promossa dal Mise».
Un'idea quella di Poletti che piace al sindacato che però per bocca della leader della Cgil, Susanna Camusso, ribadisce che per la prossima manovra la «priorità sono le pensioni» e che è necessario soprattutto «per l'emergenza giovani». È un errore, dice, ragionare «sempre in termini di contrapposizione». «È positiva l'intenzione del governo di rendere stabile lo sconto sui contributi per le assunzioni dei giovani. - sottolinea Annamaria Furlan - Ma l'incentivo deve essere rafforzato per le imprese del Mezzogiorno e per quelle che offrono al nuovo assunto anche un percorso di formazione». Poletti spiega anche che «dobbiamo fare qualcosa per il Sud. Perché uno dei problemi è il divario Nord-Sud». Il Governo deve «mantenere con rigore questa direzione perché abbiamo bisogno di dare due risposte»; la prima sul fronte «della crescita economica e della crescita degli investimenti, perché se cresce l'economia crescono i posti di lavoro».
Sulla soglia di età per usufruire degli sgravi «la discussione è aperta, cercheremo la migliore soluzione possibile», risponde il ministro.
Il Mattino