Legionella a Milano, 6 contagiati e un morto. Mistero in provincia per un batterio killer

Legionella a Milano, 6 contagiati e un morto. Mistero in provincia per un batterio killer
Scatta a Bresso il piano anti-legionella con controlli a tappeto dell'acqua, dalla fognature fino all'acquedotto dopo le 6 persone contagiate nelle ultime 3 settimane. Fra...

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Scatta a Bresso il piano anti-legionella con controlli a tappeto dell'acqua, dalla fognature fino all'acquedotto dopo le 6 persone contagiate nelle ultime 3 settimane. Fra gli ammalati si parla di un uomo di 58 anni, mentre tutte le altre sono over 70, fra cui il 78enne che è deceduto.




«Asl ha effettuato 26 prelievi e attendiamo gli esiti - afferma il sindaco di Bresso, Ugo Vecchiarelli - Il primo è già arrivato ed è positivo: riguarda il contagio di una persona avvenuta sotto la doccia. Ho incontrato i vertici Asl per fare il punto e rassicurare la popolazione. Abbiamo già diffuso un prontuario restrittivo precauzionale, per non lasciare nulla al caso». Mentre ieri sera è stata indetta un'assemblea pubblica. Walter Locatelli, direttore generale dell'Asl Milano, assicura «che non vi sono nuovi malati segnalati e l'esito delle indagini microbiologiche potrebbe arrivare lunedì». Intanto, proseguono gli accertamenti iniziati il 2 ottobre, dopo il primo caso di legionella (l'ultimo risale a lunedì). «Sono in corso campionamenti delle acque nelle residenze dei pazienti - spiega, quindi, Giorgio Ciconali, direttore del Servizio igiene e sanità dell'Asl - che riguardano anche i caseggiati circostanti e l'intera rete idrica di Bresso. I test saranno effettuati anche in punti pubblici come le fontanelle. Ma no alla psicosi legionella, perché non si trasmette da uomo a uomo».



Come tranquillizzare? «Ogni giorno milioni di persone vengono a contatto con il batterio - spiega Ciconali - Qualora si moltiplicasse e i soggetti fossero di salute precaria, allora si potrebbe sviluppare la malattia». Il rischio s'annida nell'acqua nebulizzata e negli ambienti climatizzati. «Non temete - assicura poi Ciconali - di bere acqua del rubinetto e usarla in casa, per esempio per lavare la frutta. Maggiore attenzione rivolta all'aerosol, agli umidificatori e potenzialmente alla doccia. I soggetti più fragili possono optare per la vasca da bagno». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino