Legionella a Palermo: chiuso un hotel, oggi un altro focolaio. Edificio sgomberato

Allarme Legionella a Palermo: ieri chiuso un hotel, oggi un altro focolaio. Sgomberato un altro edificio
Il virus della legionella torna ad allarmare gli abitanti di Palermo. Ieri è stato chiuso l'Hotel Politeama ed evacuato dopo il primo allarme focolaio; ma ora...

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Il virus della legionella torna ad allarmare gli abitanti di Palermo. Ieri è stato chiuso l'Hotel Politeama ed evacuato dopo il primo allarme focolaio; ma ora un altro edificio è stato sgomberato, per evitare che il batterio possa diffondersi in altri luoghi del capoluogo siciliano. La legionella, infatti, che si trova nell'acqua, può causare problemi gravi alla respirazione, all'apparato polmonare, fino a provocare la polmonite.

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Edifici chiusi ed evacuazione immediata

Ieri il trasferimento degli ospiti dell'hotel Politeama in un'altra struttura ricettiva della città, oggi, invece, si è scoperto un secondo focolaio in un edificio di via Principe di Belmonte, sgomberato e chiuso. Ma la paura inizia a diffondersi in altre zone di Palermo, dove sono stati segnalati diversi casi, in particolare all’interno di palazzi dotati di tubature vecchie dove è più facile riprodursi per il batterio, trovato anche nelle piscine del centro cittadino.

Nel frattempo, però, l'azienda sanitaria provinciale di Palermo (Asp) sta tenendo sotto stretta osservazione l'evolversi della preoccupante situazione; mentre l'Amap, l'azienda palermitana che si occupa della distribuzione dell'acqua, ha fatto sapere in una nota che «non è direttamente coinvolta nella gestione di questi casi, che riguardano esclusivamente impianti privati a valle dei contatori e per i quali per altro non ha ricevuto ad ora nessuna segnalazione».

Legionella, già presente a Palermo

Nei mesi scorsi, la legionella era stata riscontrata a Villa Niscemi, sito storico della città, molto frequentato da turisti e famiglie; lo scorso gennaio, una famiglia di batteri è stata rinvenuta in un pozzo nei dintorni della villa ed un impiegato della sede di rappresentanza del comune della città era stato infettato. Dopo circa otto mesi dalla chiusura, la villa settecentesca risulta ancora chiusa al pubblico.

 

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Il Mattino