Si allungano i tempi in Commissione Giustizia del Senato per il disegno di legge sulla legittima difesa. Con un vero e proprio blitz l'ex presidente di Palazzo Madama e leader...
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A norma dell'articolo 36 del Regolamento si prevede infatti che «fino al momento della votazione finale da parte dell'Assemblea, il disegno di legge» possa essere sottoposto «alla procedura normale di esame e di approvazione qualora ne facciano richiesta il Governo o un decimo dei componenti del Senato, o un quinto dei componenti della Commissione». E, «in caso di riassegnazione del disegno di legge in sede referente la Conferenza dei Presidenti dei Gruppi parlamentari» dovrà poi fissare «il termine per la conclusione dell'esame in Commissione».
«La complessità e la delicatezza della materia sottolineata dalle molte audizioni svolte in queste settimane - spiega Grasso - mi hanno indotto a chiedere questo cambiamento per dare modo a ciascun senatore di poter intervenire, in piena coscienza, su norme a mio avviso problematiche sul piano giuridico e dannose su quello culturale». Il senatore di LeU ringrazia pertanto «le senatrici e i senatori Unterberger, Cirinnà, Valente e Cucca che hanno aderito alla mia richiesta».
E siccome ci vorrà del tempo per esaminare il testo in commissione e in Aula con la normale procedura è probabile, si sottolinea nell'opposizione, che i tempi di votazione del testo tanto caro alla Lega slittino anche di qualche mese visto che a breve si aprirà la sessione di bilancio durante la quale i senatori dovranno occuparsi essenzialmente della manovra. «Non si scherza con le armi né con le leggi - commenterà poi Grasso su twitter - prima di mettere mano frettolosamente e male su un tema così delicato abbiamo ottenuto che il testo si discuta e si possa emendare in Aula tornando alla procedura normale. «Questo - avrebbe detto il leghista Simone Pillon subito dopo il blitz di LeU - da ora in poi cambierà i rapporti tra maggioranza e opposizione...». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino