Leucemia linfatica cronica, arriva anche in Campania il farmaco che evita la chemioterapia

Leucemia linfatica cronica, arriva anche in Campania il farmaco che evita la chemioterapia
Sarà prescrivibile anche in Campania la nuova combinazione di medicinali, approvati dall'Agenzia Italiana del Farmaco, che eviterà la chemioterapia centinaia di...

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Sarà prescrivibile anche in Campania la nuova combinazione di medicinali, approvati dall'Agenzia Italiana del Farmaco, che eviterà la chemioterapia centinaia di campani affetti da leucemia linfatica cronica, uno dei tumori del sangue più diffusi. A spiegarlo, in un comunicato diffuso dalla casa farmaceutica AbbVie, il prof Fabrizio Pane, direttore unità operativa Ematologia e Trapianti di Midollo del Policlinico di Napoli. «La combinazione di Venetoclax e Rituximab, nuovi farmaci biologici - scrive il prof Pane - è in grado di aumentare il numero di remissioni complete nei pazienti che non hanno risposto alle terapie precedenti. La nuova terapia, inoltre, per la prima volta può essere prescritta per una durata limitata e non a vita: ovvero dopo 24 mesi i pazienti potranno interrompere l'assunzione del farmaco».


Ogni anno - si legge nel comunicato - in Italia circa 1.200 persone ricevono una diagnosi di Leucemia linfatica cronica, la forma di leucemia dell'adulto più frequente nel modo occidentale. Si tratta di una malattia tumorale cronica del sistema linfatico che colpisce il midollo osseo, il sangue e le strutture linfatiche, caratterizzata da un'incidenza in ascesa vertiginosa nella terza età. In questi pazienti la prognosi è spesso particolarmente sfavorevole. «Sono più di 300 i pazienti che afferiscono alla nostra struttura qui al Policlinico - spiega il prof Pane - che è un centro di riferimento nazionale: a loro, la nuova terapia garantirà una aspettativa di vita più lunga. Inoltre, poter contare su un trattamento che produce il suo effetto sulla malattia entro un tempo predefinito di durata di due anni ed un costo prestabilito garantirà, oltre ad un impatto positivo sulla qualità di vita del paziente che non deve sottoporsi al trattamento di chemioterapia , potenziali risparmi per il Sistema sanitario regionale». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino